L’ospedale San Carlo di Milano si trova in queste ore a dover fare i conti con un altro importante furto avvenuto nella struttura. Dopo quello dello scorso giugno, nel quale erano stati trafugati farmaci antitumorali per un valore di circa 40mila euro, questa volta a sparire sono stati dei macchinari, anche particolarmente ingombranti. Secondo quanto riportato da IlGiorno il furto dovrebbe essere avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 novembre.
La refurtiva
Le macchine per la dialisi, dieci in totale, erano state consegnate all’ospedale solo la mattina precedente. Ad accorgersi del furto sarebbero stati, verso le 6,30 del mattino, alcuni addetti al magazzino. I dipendenti, una volta entrati nel locale hanno trovato il nulla. Le macchine erano anche abbastanza ingombranti, circa un metro di altezza, e anche molto costose. Erano state noleggiate da un’azienda, e il contratto di locazione prevedeva, oltre alla manutenzione, anche un’assicurazione contro il furto. Fortunatamente, visto che il valore di ogni macchinario si aggira intorno ai 10mila euro. Per una somma totale di centomila euro. Le macchine, chiamate anche “reni artificiali”, sarebbero dovute servire per ripulire il sangue dei pazienti in dialisi.
Le telecamere dell'ospedale
Ovviamente, dopo aver controllato che non fossero state spostate in altre stanze, è stata chiamata la polizia. Secondo quanto raccontato da IlGiorno, i filmati delle telecamere di sicurezza avrebbero ripreso chiaramente un mezzo sospetto entrare verso le 2 del mattino. Un furto, questo, ben più spettacolare e gravoso di quello avvenuto a giugno nel reparto di Oncologia.
Roberto Mammì, consigliere regionale dei 5 Stelle, ha manifestato la sua forte preoccupazione, in quanto “Stavolta si tratta di macchinari di grosse dimensioni usciti dall’ospedale come nulla fosse. Chiederò spiegazioni al direttore dell’Asst, in questo momento delicato per la fusione col San Paolo voglio garanzie per la sicurezza dei pazienti”.Un furto ben mirato
Queste macchine infatti dovevano servire come inizio per rinnovare i macchinari già presenti al San Paolo, l’altro ospedale dell’Asst, che lo scorso mese era stato oggetto di sopralluogo da parte dell’Ats, Agenzie di Tutela della Salute. I macchinari rubati sarebbero dovuti essere allestiti al piano terra e al secondo piano del San Carlo, e avrebbero dovuto fare parte di un nuovo circuito di trattamento dell’acqua della dialisi. La refurtiva è stata probabilmente rubata su commissione, con l’intento di essere rivenduta illegalmente in Italia o all’Estero.
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