Con la primavera e l'ora legale, puntuali sono tornati anche i rave e le feste senza controllo, né del frastuono né degli orari.
Alla Martesana i residenti lamentano il fatto di non poter più dormire, nei fine settimana, a causa dei «Botellón» che si prolungano - riferiscono - anche fino alle 3 o alle 4 del mattino. Ma anche nella più centrale «Città studi», in particolare in piazza Leonardo, si moltiplicano le segnalazioni di residenti esasperati dal frastuono e dalla musica a tutto volume. «Primo weekend di primavera e ritorno dell'ora legale sono state un mix perfetto per tornare a far festa in piazza Leonardo - racconta Alessandro De Chirico, consigliere comunale e capogruppo di Fi - Ho ricevuto diverse segnalazioni di residenti che fino a notte fonda hanno dovuto sopportare la musica a tutto volume».
«A nulla sono servite le telefonate ai centralini della Polizia locale - precisa De Chirico - Le pattuglie in servizio notturno sono solo quattro e bastano un paio di incidenti stradali per non riuscire a coprire l'intera città. L'assessore Granelli anziché snocciolare numeri riferiti agli interventi dei ghisa dovrebbe iniziare a pensare a una strategia per contrastare la movida selvaggia che, con l'arrivo della bella stagione, ritorna puntuale come le rondini nelle piazze e nei parchi cittadini. Sui social le immagini del giorno dopo sono sconfortanti con centinaia di chili di rifiuti abbandonati sul prato nel piazzale del Politecnico». «Quanto costano ai milanesi questi servizi straordinari? - chiede - Se questi sono i giovani del "Friday for future" che dovrebbero salvare il pianeta il destino dell'umanità è davvero segnato» ironizza sconsolato.
Proteste molto simili le ha raccolte, lato Martesana, il consigliere Marzio, anche lui capogruppo azzurro, in Municipio 2, che descrive una situazione di difficile «convivenza» con le «comunità sudamericane che occupano il parco», con feste a oltranza: «Casse di birra, grigliate, e musica a tutto volume fino alle 10 del mattino, dal pomeriggio precedente. E la gente non chiude occhio». «Chiamano la Polizia locale - sottolinea anche Nava - ma i comandi locali sono chiusi e dal comando di Beccaria escono solo in caso di estrema emergenza, e la Polizia interviene se qualcuno si fa male». «È un vero problema di convivenza che si presenta di anno in anno uguale - riflette - Cosa si può fare? Forse prevenire il problema, sequestrare le casse di birra quando già stanno bevendo non serve, ne scaturisce solo una guerriglia, come successo al parco Martesana come in altri parchi negli anni scorsi. Bisogna prevenire, aprire davvero un dialogo con le comunità e i consolati.
Certe cose possono essere tollerati, gli schiamazzi notturni e la musica a tutto volume no. Ci troviamo un problema di convivenza con i residenti che da ora fino all'autunno inoltrato non vivono più. Ma in Comune e in Municipio tutti fanno orecchie da mercante».
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