Patrocinio negato al Mipel, la fiera più antica della moda

NUOVO SGARBO Delusione dei promotori. La giunta snobba una manifestazione da 30mila visitatori

Patrocinio negato al Mipel, la fiera più antica della moda

Già a settembre, senza alzare troppo la voce avevano fatto notare il patrocinio mancato da parte del Comune. L’evento non lo «merita» avevano fatto sapere dall’assessorato di D’Alfonso al presidente di Mipel-Aimpes, Giorgio Cannara «perché a quanto pare la manifestazione, che nella sua storia ha sempre avuto il patrocinio, manca di rilevanza sociale». Uno schiaffone insomma. Ora, a marzo il manrovescio. Nuova edizione del Mipel e ancora patrocinio mancato. Il perché sfugge anche a Cannara. Il Comune centellina patrocini? Non si direbbe visto che non lo ha fatto mancare neanche al Gay Pride 2011. È una questione di soldi? Niente affatto fa notare Cannara «il patrocinio è sempre gratuito». Dal canto suo il Mipel non è una manifestazione di poco conto. È la fiera più vecchia ospitata in città con ben 101 edizioni. Ora a marzo ospita 358 espositori dei quali 248 italiani rappresentativi «delle diverse anime della moda della pelle, per intenderci dall’artigianato di alta qualità al superlusso». Ce n’è abbastanza per ricevere plausi e riconoscimenti di ogni tipo, compresa una medaglia d’oro del Quirinale, e il patrocinio di Provincia e Regione, ma non per quello del Comune. Per Palazzo Marino era e continua essere un’iniziativa «privata». Punto. Poco importa che due volte all’anno porti in città circa 30mila compratori. «Già in occasione dei festeggiamenti della 100esima edizione abbiamo chiesto il patrocinio, sempre ricevuto dal Comune di Milano, e ci è stato negato. Forse lo abbiamo chiesto in ritardo. Ma questa volta - ha aggiunto Cannara - è stato richiesto nei tempi dovuti all’assessorato alla Moda che ci ha dirottato sul Commercio». Il Comune di Milano dirottando la richiesta all’assessorato al Commercio sembra non considerare il settore della pelletteria come competenza dell’assessorato alla Moda. Inoltre, secondo le nuove linee guida dell’amministrazione Pisapia per concedere il patrocinio è necessario - si legge nella disposizione - che la manifestazione abbia anche un «interesse pubblico, non generico, ma concreto e attuale consistente in qualche beneficio rivolto alla cittadinanza».

«Nella mia infinita presunzione - conclude con sarcasmo Giorgio Cannara - ritengo che se una manifestazione smuove 30 mila compratori due volte all’anno, andrebbe chiesto a tassisti, albergatori e ristoratori quale benificio Milano gode».

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