Il Pd fa propaganda in bici ma asfalta senza freni

Il Pd fa propaganda in bici ma asfalta senza freni

Consumo di suolo zero. Questa è una delle parole d'ordine del programma elettorale di Umberto Ambrosoli. Ma dando un'occhiata alla sola cinta metropolitana milanese, si scopre come i Comuni governati da giunte di centrosinistra offrano uno spettacolo di allegra cementificazione. La graduatoria dei valori di degrado ambientale redatto della Provincia di Milano descrive la preoccupante situazione di Sesto San Giovanni che raggiunge il valore più alto della Lombardia. «Il consumo di suolo nella ex Stalingrado d'Italia ha raggiunto la saturazione», spiega Roberto Di Stefano consigliere comunale Pdl e candidato alle regionali. «Rimanevano le aree Falk – prosegue Di Stefano - che avrebbero dovuto mantenere un ruolo di verde pubblico per compensare il danno provocato dalle aziende alla città. In tutto 1.500mila mq di cui un terzo destinati alla creazione di un grande parco. Ma ora ne sono rimasti solo 200mila». E a Sesto i cittadini non sembrano voler calarsi le braghe. Il Comitato «Cascina Gatti» ha presentato un esposto alla Procura di Monza contro la variante che prevede la costruzione di edifici di otto e dieci piani nell'area verde della Bergamella. Meno peggio ma non per questo meno preoccupante la situazione a sud di Milano dove a Rozzano il consumo di suolo ha favorito negli ultimi 15 anni una colata di cemento senza fine. «La decisione di costruire così tanto – spiega Luca Procaccini, assessore a Basiglio e candidato alla Camera dei Deputati con Fratelli d'Italia – si giustifica nei nove Piani integrati di intervento deliberati dal 2004 ad oggi, di cui ben sei dopo l'approvazione della Legge regionale che ne limitava fortemente il ricorso. Una decisione che non è derivata affatto dal fabbisogno abitativo o commerciale espresso dalla comunità. Per non parlare dei grossi centri commerciali che hanno ammazzato i piccoli esercizi di quartiere spingendo ad un uso e abuso dell'automobile. Alla faccia di qualche candidato radical chic con zaino e su due ruote». A Milano il Pgt dell'assessore De Cesaris miete vittime illustri, come nel caso del Parco dell'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini. Il progetto prevede l'edificazione nel comparto Litta Modignani, all'interno dell'area che attraversa il parco fino alla Bovisasca, senza tener conto delle realtà che vi operano come gli orti comunitari e l'area sperimentale dell'Istituto Pareto.

Con questa operazione di cementificazione, inclusa peraltro nel Ptcp provinciale dell'assessore Pdl Fabio Altitonante, sparirebbero più di un migliaio di alberi di alto fusto e da frutta. Partita una petizione dei cittadini contro questo progetto ma da Palazzo Marino non ci pensano affatto a fare varianti al progetto. Un bel calcio alle promesse elettorali, al territorio e al buon senso.

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