Più rastrelliere, meno tasse per i locali amici delle bici

Niente gabella per l'occupazione di suolo pubblico a chi posiziona gli stalli di fronte alla propria vetrina

Più rastrelliere, meno tasse per i locali amici delle bici

Rastrelliere in cambio dell'eliminazione della tassa per occupazione di suolo pubblico. L'idea non è nuova, risale infatti al 2016, ma ieri è stata presentata in via Felice Casati 27 la prima applicazione pratica della delibera risalente alla giunta Pisapia. Però piace ai commercianti: in tanti stanno chiedendo informazioni per seguire l'esempio di quello che Marco Mazzei, co-fondatore di Milano Bike City, ha definito il «caso pilota». A intraprendere due mesi fa il percorso burocratico posare il primo stallo sono stati i soci di Pavé, noto bar pasticceria con diverse sedi a Milano, che «hanno aderito al bando del Comune di Milano che prevede la concessione gratuita del suolo pubblico ai privati che, a proprie spese, decidono di installare rastrelliere per biciclette, promuovendo così lo sviluppo di una mobilità sostenibile» spiegano da Palazzo Marino. Così di fronte al negozio ora ci sono venti posti per biciclette, archetti posti a due metri l'uno dall'altro, al posto di cinque parcheggi.

«È un momento che aspettiamo da anni ed è un primo passo - dichiara Luca Scanni, uno dei proprietari della pasticceria -. La speranza è che molti locali commerciali facciano lo stesso e, soprattutto, che la zona 30 venga estesa anche qui dove abbiamo scuole di infanzia e una forte presenza di famiglie che si muovono su due ruote. Questa città si muove anche in bicicletta ed è doveroso tenerne conto». «Siamo contenti di questa prima rastrelliera privata a uso pubblico - dichiarano gli assessori Marco Granelli, Mobilità e Ambiente, Lorenzo Lipparini, Partecipazione e Open Data - Un esempio di collaborazione e partecipazione tra pubblico e privato che ci auguriamo venga presto imitato da molti in tutta la città, segno della diffusione di buone pratiche e mobilità sostenibile. Questi 20 posti bici a disposizione di tutti si aggiungono agli oltre 16mila presenti in città e tutti localizzabili in una mappa che a breve sarà disponibile sul geo-portale del Comune per sapere sempre dove mettere la propria due ruote in modo ordinato e sicuro». Per Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano, si tratta di «un'iniziativa interessante, sia per il negozio che libera spazio di fronte alla vetrina sia perché è un servizio utile per cui c'è entusiasmo: mi hanno già chiamato in tanti che vogliono installarle».

L'occasione è stata propizia per Palazzo Marino per pubblicare i dati sulle rastrelliere presenti in città: «Ci sono 16.122 stalli per le biciclette distribuiti in tutti i quartieri, erano 10.354 nel 2015 e sono cresciuti al ritmo medio di quasi 1.

500 installazioni all'anno - afferma il Comune in una nota - Esistono 14 modelli diversi, dal semplice e funzionale archetto in acciaio inox in diverse misure al più recente è diffuso modello Verona che esiste anche nella milanesissima variante Verona Ambrogio e poi modelli dai nomi esotici: Optical Bike, Redondo Inox, Circolare Pigreco». Per avere un'idea generale oggi è possibile vedere dove sono collocate tutte le rastrelliere di Milano sul portale Open Data del Comune dove si possono scaricare e riutilizzare per sviluppare nuove app e servizi.

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