Milano, pugni e morsi alla fidanzata italiana. ​Arrestato un egiziano

Un egiziano di 27 anni è stato arrestato a Milano dopo aver aggredito la sua convivente. Nel 2017 l’uomo era già finito in carcere per maltrattamenti nei confronti anche della sua ex fidanzata

Milano, pugni e morsi alla fidanzata italiana. ​Arrestato un egiziano

Nella giornata di ieri a Milano è stato registrato un nuovo e grave caso di violenza sulle donne. Un egiziano di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della compagna italiana e condotto in carcere dopo la convalida dell'arresto da parte del giudice delle direttissime del tribunale meneghino.

L’aggressione si è verificata lo scorso fine settimana quando l'uomo si sarebbe presentato davanti al locale dove lavora la donna. In chiaro stato di alterazione, lo straniero prima ha colpito la sua fidanzata con un pugno così violento da scaraventarla a terra, facendole sbattere la testa. Poi, in preda ad una furia incontrollata, l’ha presa a schiaffi e, per impedirle di chiamare la polizia, le ha strappato il cellulare dalle mani e lo ha frantumato. Infine l’ha afferrata per i capelli e l’ha trascinata fuori dal locale.

La vittima, sotto choc, è riuscita ad allertare gli uomini delle forze dell’ordine soltanto all’alba di domenica quando ha visto il suo convivente cercare di sfondare la porta dell’appartamento dove i due vivevano in Via Recoaro, alla periferia ovest di Milano. I poliziotti intervenuti sul posto hanno scovato il nordafricano nascosto nella casa di una vicina; senza più vie di fuga, lo straniero si è arreso ed è stato arrestato. La vittima ha raccontato agli investigatori di continue violenze fisiche e verbali che andavano avanti dallo scorso febbraio.

A luglio, ad esempio, il 27enne era tornato a casa ubriaco dopo una festa per il compleanno di un amico e, senza motivo, aveva iniziato a colpire la convivente con calci alla schiena e ai fianchi, pugni sul collo e morsi in diversi punti del corpo.

Da quanto accertato nel corso delle indagini, l’egiziano già nel 2017 aveva trascorso alcuni mesi in carcere per condotte analoghe sulla sua precedente fidanzata. Al momento dell’arresto di domenica, inoltre, l’uomo era sottoposto all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

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