Prossima domenica a piedi: i ghisa minacciano lo sciopero

«Il 9 giugno se non otterremo risposte dalla giunta Pisapia chiederemo ai vigili di non prestare servizio per la domenica senza auto. E andremo avanti ad oltranza per tutti gli eventi fino all'Expo». Alfredo Masucci, delegato Cisl per la polizia locale mostra profonda amarezza. «Dopo la morte del collega Nicolò Savarino, assassinato da un nomade nel gennaio 2012, il sindaco ci aveva promesso di risolvere il problema della tutela legale e invece nulla. Ogni parola, ogni intenzione è stata disattesa». Masucci snocciola uno ad uno i problemi che i ghisa devono affrontare quotidianamente nel silenzio assordante di palazzo marino. «Ci mandano in dieci ad affrontare trecento extracomunitari al mercato di San Donato – continua Masucci – per evitare che aprano i loro banchetti per vendere di tutto, dalla carne agli stereo rubati, senza che ci siano una copertura adeguata. Oppure alle Colonne di San Lorenzo a prendere insulti e bottigliate. Così significa mandarci allo sbaraglio». La Cisl denuncia la mancanza di un progetto per la sicurezza, nessuna regia e coordinamento tra le forze dell'ordine, lentezza nello smaltimento delle segnalazioni dei cittadini. «Il progetto del vigile di quartiere – prosegue Masucci - non sta andando da nessuna parte, i cittadini telefonano e scrivono per far emergere vari problemi che vanno dalle buche nelle strade ai reati predatori, ma poi il sistema entra in crisi e non si riesce ad evadere in tempo le richieste di intervento. I milanesi perdono fiducia e se la prendono con noi, in realtà gli uomini ci sono ma sono male organizzati e male equipaggiati. Ci sono zone dove non ci possiamo permettere il vigile in bicicletta, manca deterrenza e soprattutto non ci facciamo vedere in forze. Al momento siamo alla mercé di chiunque e così facendo non si risolve il problema della sicurezza». La Polizia Locale non ha peraltro incrementato il numero di assunzioni e il ringiovanimento del corpo si è arrestato con l'arrivo di Pisapia e Granelli. E, quello che appare sempre più evidente si registra una sostanziale riduzione degli interventi che da Palazzo Marino si cerca di nascondere.

In compenso i ghisa vengono coinvolti in attività di ordine pubblico che lasciano perplessi come nel caso del servizio di guardia al consolato albanese in Piazza Duomo. «Non siamo né carne né pesce e il Comune non ci spiega con chiarezza cosa dovremmo. Né ci chiede cosa vogliamo essere: semplicemente al servizio dei cittadini».

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