Quei disegni di Fontana che anticiparono i tagli

In attesa di una grande mostra pubblica che ne ricordi il genio, ecco una nuova occasione per celebrare Lucio Fontana, il grande padre dello Spazialismo a cui la nostra città deve molto. La presentazione del primo catalogo ragionato delle opere su carta (Skira), che ha luogo oggi nella sala Fontana del Museo del Novecento, è un'occasione ulteriore e preziosa per conoscere un autore che sarebbe riduttivo ricordare per i suoi Tagli. Per farlo, quale migliore scenario degli spazi che ospitano il grande neon realizzato per la IX Triennale di Milano, e che costituisce già di per sè una scenografica testimonianza dell'eclettismo dell'artista che fu scultore, pittore, ceramista e anche architetto. A Milano, dove frequentò Brera e fu in contatto con il gruppo di artisti gravitanti intorno alla galleria del Milione, ha lasciato numerose tracce che dimostrano la sua vena trasversale. Basti pensare alla statua di San Protasio progettata per una delle guglie del Duomo, ai bozzetti realizzati per la quinta porta della cattedrale, alle 14 formelle della via Crucis custodite nella chiesa di San Fedele, alle ceramiche policrome per i balconi dell'edificio di Vito Latis in via Lanzone. L'importanza della documentazione ufficiale dell'opera su carta - a cura di Luca Massimo Barbero in collaborazione di Nini Ardemagni Laurini e Silvia Ardemagni - sta soprattutto nel fatto che proprio questo aspetto era alla base dell'ispirazione che Fontana traslava ai molteplici linguaggi artistici, dalla pittura alla scultura alla decorazione architettonica. Il corpus dela catalogo ragionato, che comprende 5.500 opere tra cui molti inediti, spazia in un ampio periodo che va dal 1928 al 1968, corredato da schede bibliografiche e oltre 300 immagini a colori.

Si tratta dunque di un caposaldo che permette di ripercorrere a 360 gradi il percorso poetico dell'artista oggi maggiormente considerato (e quotato) del nostro Dopoguerra, e un'inedita documentazione sul dialogo con l'architettira e la decorazione fino alla sperimentazione dei materiali più innovativi.