Quelle perle in legno fatte a mano da artigiani e ora in mostra per il Fai

Sabato e domenica apre la mostra mercato "Manualmente" con 20 artisti di tutta Italia

Quelle perle in legno fatte a mano da artigiani e ora in mostra per il Fai

È la natura, la natura umana, la natura del paesaggio, la natura delle cose, la protagonista che vive e si esprime in tante sue forme nella mostra del legno «Manualmente» a villa Necchi Campiglio domani e domenica. Venti artigiani d'eccezione che fanno parlare il legno in tutte le sue vene.

Le cornici di Azzardo, di Pippo Basile, che trasformano oggetti d'uso comune, dove teniamo le immagini dei nostri volti più amati, in opere d'arte. Presenti in mostra le sculture di Fabrizio Bonvicini, ispirate agli elementi del paesaggio. Gli oggetti della Bottega d'Arte Maselli di Gabriele Maselli, specializzato soprattutto in doratura.

Nell'atmosfera di Villa Necchi Campiglio, una delle perle milanesi del Fai (Fondo ambientale italiano), saranno esposte opere d'arte progettate da Gae Aulenti e Pino Tovaglia per la Bottega Ghianda.

Tra le altre meraviglie i pavimenti intarsiati di Carlo Apollo Design; i gioielli in legno, paglia e plexigas del Marchio Cado' di Dorina Camusso, gli arredi di Marini Gioitti, i complementi d'arredo di Villa Home Collection, le opere di Homo Faber di Alessandro Cappellari, che colpiscono per il connubio del legno con la carta. Gli oggetti sono rivestiti con vecchie pergamene, antichi manoscritti, stampe botaniche e illustrazioni per bambini.

Utilizzando legni provenienti da tutto il mondo Mauro Sarti nel suo laboratorio Mauby intaglia trottole, gioielli e piccoli mobili. Milaniwood crea giochi da tavolo. La cifra stilistica di Nicola Tessari per realizzare mobili e suppellettili è invece una «perfetta imperfezione». Sono oggetti da collezione le sculture di Luciano Molinari. Mobili e scale sono invece le proposte di Odette Rouillard di Odesign.

Monaci incappucciati, pastori, contadini: facce e abiti d'altrui tempi le figure di Guglielmo Pramotton. Sembrano appartenere a un mondo che non c'è più, ma che invece vive appena si esce dalla vita cittadina. Tre saranno gli incontri.

Uno con i tornitori di «Les Tourneurs della Basse Vallée» a cura della Bottega Archivio Giovanni Sacchi, l'altro con Filippo Zagni, modellista per alcuni dei più famosi architetti e con Giovanni Cantarutti a cura di Slow Wood.

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