Regionali, mille gazebo per Maroni

E' caccia grossa al voto degli indecisi per le elezioni lombarde del 24 e 25 febbraio. Si punta a convincere gli indecisi e a fidelizzare ancora di più i propri elettori. Nel prossimo weekend 1000 gazebo in 75 piazze lombarde per Roberto Maroni e flashmob dei sostenitori di Ambrosoli per le strade e nei condomini delle città. Infatti il dato più significativo, emerso per ultimo dal sondaggio di Euromedia Research per Porta a Porta, è quello relativo agli indecisi che nella nostra regione ammonterebbero addirittura al 37,5%. Quindi nulla da stupirci se i due schieramenti si affidino al contatto diretto con gli elettori, con un occhio di attenzione al Movimento 5 Stelle che pescando allegramente nell'antipolitica godrebbero del 13,5% dei consensi con la loro candidata a guidare la regione Silvana Carcano. I sondaggi, che attribuiscono comunque a Maroni un vantaggio di 3 punti di percentuale, non danno certezze ed ecco allora che i due schieramenti di lanciano a singolar tenzone. Il centrosinistra con Pippo Civati e Giulio Cavalli lancia l'Operazione Ohio – @lanostraparte su Twitter - per sabato 16 febbraio, con appuntamento davanti ai comuni per iniziare armati di bottoni la caccia al voto. Obiettivo convincere entro le 18 il maggior numero di elettori. Là dove c'è una risposta positiva si lascia un bottone. A fine giornata si fa il conto. Meno bottoni, più possibilità di essersi guadagnati un voto. L'operazione - che prende il nome dallo stato dell'Ohio che risultò determinante per la rielezione di Obama – è una creatura di Pippo Civati, candidato alla Camera dei deputati per il Pd e già inventore dell'analoga TuttixMilano a favore di Giuliano Pisapia. «L'obiettivo è quello di convincere chiunque sia indeciso e perché no anche i leghisti delusi», spiega Civati. Il centrodestra, invece, schiera per il prossimo weekend un migliaio di banchetti – l'elenco completo sul sito www.75x100.com - con l'obiettivo di coprire quasi tutti i comuni lombardi. In più giovedì all'Unione del commercio appuntamento sulla sicurezza con Roberto Maroni, Mario Mantovani e Daniela Santanché del Pdl. Sabato incontro con gli imprenditori nel Legnanese, a Castano Primo, e sabato toccherà ai sindaci del Bresciano. «Non abbiamo bisogno di elemosinare voti come sta facendo il centrosinistra – commenta caustico Matteo Salvini – noi sul territorio ci siamo sempre non solo per le elezioni. Gli indecisi si stanno già sensibilmente riducendo e sono tutti a favore del nostro candidato. Vedremo alla fine chi avrà più bottoni nell'urna elettorale». Il coordinatore regionale del Pdl e candidato al Pirellone Mario Mantovani è ancora più ironico: «l'operazione Ohio con tanto di bottoni mi pare originale ma del tutto irrilevante per quanto riguarda il consenso.

Maroni guadagna terreno sull'avversario. Non vorrei che, come nella Guerra dei Bottoni di Pergaud, il centrosinistra sconfitto rimanesse pure senza bottoni e coi pantaloni in mano nel dileggio generale». La guerra dei bottoni è solo all'inizio.

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