Botta e risposta. Roberto Formigoni contro il dipietrista Stefano Zamponi. È l’analisi del termine "pirla" a tenere banco in consiglio regionale. Il presidente della Regione difende a spada tratta il termine utilizzato nei confronti del capogruppo dell'Italia dei Valori e il centrosinistra tout court che abbandona l’aula.
Va detto subito. L'esponente dell'Idv l'ha messa giù parecchio dura andando a chiedere che sull'offesa ricevuta si esprimesse addirittura il "giurì d'onore", secondo il regolamento consiliare. Ironica la risposta del governatore: "Ho usato il termine 'pirla' in senso evocativo, avrei dovuto dire 'oh, pirla'". Il governatore lombardo ha provocato la protesta della minoranza che ha abbandonato i banchi in Consiglio salutata dallo sventolio dei fazzoletti verdi da parte dei colleghi del Carroccio. Formigoni si è poi addentrato nell’analisi del termine giudicato "non lesivo della persona" dal parte del tribunale di Milano in una sentenza e usato spesso come "semplice intercalare".
A scatenare la reazione del presidente della Regione Lombardia era stata l’affermazione di Zamponi secondo la quale il presidente della Regione, al di là
dell’attività politica, non avrebbe mai lavorato. Formigoni ci ha infatti tenuto a precisare di aver lavorato come insegnante di storia e filosofia, come assistente universitario e come giornalista praticante e professionista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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