Runner lombardo sfiderà il deserto dell'Oman

La storia di Omar: «A gennaio affronterò di corsa l'Antica via dell'Incenso, 1.800 chilometri»

Runner lombardo sfiderà il deserto dell'Oman

«Ho sempre cercato l'avventura e la sfida con me stesso e per questo, dopo gli ultra trail in montagna, ho alzato il tiro sfidando i deserti bianchi dello Yucon in Canada nel 2016. Lì sono cambiato, perché ho capito ancora di più quanto nella vita siamo materiali e lottiamo per cose superflue: per questo una volta l'anno sento il bisogno di queste sfide». Omar Mohamed Ali ha un punto di partenza ben preciso, lo Yucon, che l'ha portato l'anno successivo, nel febbraio 2017, a sfidare l'Alaska nella gara estrema Iditasport 350 miles Alaska (350 miglia nel cuore dell'Alaska in un ambiente selvaggio ndr). Adesso il 35enne di Saronno è atteso da una nuova avventura all'orizzonte: Omar insieme al suo fedele amico Davide Ugolini - dalla metà di gennaio 2019 correrà e pedalerà attraverso il sultanato dell'Oman, da nord a sud, lungo l'Antica Via Dell'incenso per milleottocento chilometri potendo contare solo sulle proprie forze. «Nel febbraio 2017 esordisce -, mentre io e Davide eravamo in Alaska, stavamo già pensando al prossimo viaggio. Doveva essere sì un'altra avventura estrema, ma dentro un paese con una storia da raccontare». Omar voleva andare in Egitto, paese natale di suo padre: «Volevo riscoprire il mio legame con questa terra e c'è qualcosa che mi ha sempre legato al deserto: mio padre arriva dal deserto e, prima di giungere in Europa, ha anche combattuto la Guerra del Sinai. Purtroppo le condizioni socio-politiche dell'Egitto non ci garantiscono il viaggio in sicurezza». Per questo l'ultrarunner lombardo ha optato per l'Oman. Qui oltre al Il Quarto Vuoto, il deserto di Rub Al Khali, il secondo più grande deserto di sabbia del mondo, ci sono altre meraviglie naturali come il deserto roccioso Hamadas di Jiddat al-Harasis, dove si trova il più grande campo di meteoriti del paese. A rendere ancora più affascinante il viaggio anche Ash Sharqiya, la regione più ad est conosciuta principalmente per le sue imponenti dune e per le notevoli oasi: «La scelta non è stata casuale: la molla che ha contribuito a tutto è stato soprattutto il deserto di Rub Al Khali perché è ancora ampiamente inesplorato. Lì riempiremo la nostra sete di estremo».

Il viaggio di Omar e Davide sarà tutto documentato: «Questa sfida in Oman, oltre ad essere un'avventura estrema, volevamo che allo stesso tempo fosse un'occasione da sfruttare per raccontare la nostra passione e usarla come mezzo di comunicazione: vogliamo raccontare la storia di un paese, giorno per giorno, attraverso un viaggio. Per questo ci saranno quattro persone di una troupe cinematografica che ci seguiranno per le riprese e, alla fine, monteranno un documentario che andrà in onda sul digitale terrestre».

Il fuoriclasse di Saronno ha organizzato il viaggio nel paese arabo in 15 tappe: «La partenza sarà a Muscat, a nord, e arriveremo fino a Salalah, al sud dell'Oman. L'avventura sarà svolta di corsa e in bicicletta, e dovremo percorrere tratte giornaliere, dai 50 chilometri a piedi ai 200 chilometri in bike. Sarà una sfida continua».

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