«È un anno particolare, in cui c'è bisogno di lavorare. È chiaro che io non immagino in condizioni normali, speriamo l'anno prossimo, una diffusione così larga degli spazi all'aperto. Ma quest'anno dobbiamo anche tener conto che alcuni locali e le discoteche sono chiusi e quindi i ragazzi da una parte o dall'altra in giro stanno. Capisco che in alcune vie sia veramente difficile, chiedo però un po' a tutti tolleranza, per quest'anno»: sulla movida il sindaco Giuseppe Sala fa un assist sia ai commercianti sia agli irriducibili delle serate fuori. Tuttavia, al di là delle proteste dei residenti per resse e schiamazzi, a ridosso del passaggio in Zona bianca e dell'abolizione del coprifuoco ci sono stati episodi che hanno sconfinato nella commissione di reati. Assembramenti che sono diventati mega risse, vandalismi, rapine e spaccio tra la folla, lanci di bottiglie contro le forze dell'ordine intervenute. E l'estate calda è appena cominciata.
Nelle ultime settimane si sono visti, tra gli altri, i rapinatori che hanno aizzato un pitbull contro i carabinieri, l'aggressione senza motivo da parte di un gruppo di ragazzi a un fattorino in bicicletta, le zuffe tra giovanissimi in piazza dei Mercanti, lo scontro alle Colonne con tanto di machete, colpi di cocci di bottiglia per derubare cellulari alle vittime, minorenni arrestati per fatti violenti. Non ci sarebbe, numericamente, un aumento di violenze di strada rispetto agli anni precedenti. Ma è innegabile che la movida selvaggia stia diventando un problema anche di ordine pubblico.
Polizia e carabinieri presidiano le notti e i fine settimana. Sorvegliati speciali: Duomo, piazza XXV Aprile, corso Como, Gae Aulenti, Ticinese. Le contromisure, vicende finite sui giornali e sui social a parte, nella maggior parte dei casi - assicurano - funzionano. «Lo scopo dei servizi preventivi - spiega il capitano Gabriele Lombardo, comandante della Compagnia Duomo dei carabinieri - è proprio di evitare che la movida pacifica degeneri e si creino situazioni non gestibili. Il controllo di un'area, con interventi strutturati e monitoraggio dei documenti, permette in modo efficace non solo di prevenire ma anche di gestire immediatamente gli eventuali problemi». La presenza delle forze dell'ordine è costante in queste zone, intensificata la sera e nel weekend. «Ci sono stati fatti degni di attenzione - continua Lombardo - e anche assembramenti, soprattutto dopo le riaperture. In questi casi abbiamo identificato e sanzionato.
Però la nostra presenza è evidente e percepita e nella maggioranza delle situazioni i servizi funzionano. L'estate? Ci sono ancora obblighi da rispettare e anche dopo l'addio alla mascherina cautela e necessità di contenimento resteranno. Ci saranno più persone per le strade, ma anche controlli assidui».
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