«Quando oltre al lavoro nella mia vita esisteva anche il tempo libero, il mio massimo piacere era starmene sulla mia barca a vela. Poi l'ho venduta, ma negli ultimi anni l'ho sempre lasciata in Sardegna, prima alla Maddalena e poi a Cagliari». Beppe Sala pubblica su Instagram una foto della vecchia barca in mare e un messaggio con cui prova a ricucire con la regione e il governatore Solinas dopo il battibecco (a distanza) della settimana scorsa. Solinas chiedeva e continua a insistere sulla necessità di un «passaporto sanitario» per i turisti diretti in Sardegna. Sala una settimana fa aveva avvertito: «Vedo che alcuni presidenti di Regione, ad esempio quello della Liguria Toti, dice che accoglierà a braccia aperte i milanesi. Altri, non li cito, dicono magari, se fanno una patente di immunità.... Io dico da cittadino prima ancora che da sindaco che quando deciderò dove andare per un weekend o vacanza me ne ricorderò». E ieri nel suo messaggio ha chiesto scusa per i toni: «Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna. Il mio me ne ricorderò, comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda. So di essere spesso ruvido. Ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini. E lo dico alla vigilia della Festa della Repubblica. Il punto centrale non è dove si fanno le vacanze ma, molto semplicemente, penso che il sentirsi una sola comunità debba trovare conferma nei momenti positivi e in quelli difficili. E penso anche che la generosità e il senso di accoglienza di Milano non ci abbiano mai portato a fare alcun distinguo».
Sala ha deciso in compenso di sottoporre a test sierologico e tampone 282 dipendenti «quarantenati». I comunali effettivamente contagiati sono stati trenta da inizio emergenza, tre purtroppo i decessi. Gli unici dipendenti sottoposti a screening sono stati 35 vigili impegnati nelle indagini sulle Rsa. Queste sono invece persone che sono state messe in isolamento perchè hanno avuto contatti stretti con soggetti Covid. E prima di farli rientrare in servizio, magari in postazioni a contatto con il pubblico o minori, saranno sottoposti a test. Nella determina con cui viene affidato il servizio a Centro Diagnostico Italiano, ospedale San raffaele e Lifebrain, per un totale di 39mila euro, il direttore dell'area Gare beni e Servizi sottolinea in vari passaggi che il Comune aveva chiesto alla Regione di «aprire un tavolo tecnico volto a valutare tali misure per una riapertura in totale sicurezza dei servizi» e «aveva anche sollecitato a considerare gli operatori dei servizi essenziali tra i soggetti prioritari» da sottoporre a screening ma «la richiesta non è stata mai presa in carico».
E anche dopo lo sblocco dei test da parte di laboratori privati accreditati «per gli approvvigionamenti non sono state attivate convenzioni Consip e Aria Lombardia rivolte ai Comuni». L'accordo con i tre enti prescelti prevede risultato entro due giorni sia per il test che per l'eventuale tampone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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