Scuola all'asta per 10 milioni. In affitto ex caselli e posteggi

In vendita la sede dell'istituto Cova in corso Vercelli. E il Comune fa cassa con il monumento a Porta Nuova

Scuola all'asta per 10 milioni. In affitto ex caselli e posteggi

Le casse di Palazzo Marino soffrono. L'effetto Covid (tassa di soggiorno quasi azzerata, mezzi pubblici che viaggiano semivuoti, telecamere di Area C e multe congelate nei mesi di lockdown) è un buco di bilancio che per ora si aggira intorno al mezzo miliardo, ma potrebbe allargarsi nei prossimi mesi. Una (piccola) boccata d'ossigeno potrebbe arrivare dalla vendita e affitto di immobili, il Comune ha lanciato ieri due bandi, uno per dare in locazione due caselli daziari in una località pregiata, piazza Principessa Clotilde che ha sullo sfondo i grattacieli di Porta Nuova, l'altro per vendere la piena proprietà o assegnare il diritto di superficie di cinque immobili di proprietà demaniali. Uno è il pezzo più corposo della manovra, la giunta mette all'asta il palazzo di corso Vercelli 22 occupato oggi da una scuola professionale, l'istituto Fondazione Giovanni e Irene Cova. Avrà diritto di prelazione, ma si parte da una base d'asta di oltre 10 milioni di euro (10.048.500 per la precisione). L'immobile, realizzato all'inizio del secolo scorso, è composto da tre corpi di fabbrica collegati tra loro per un totale di 2.870,57 metri quadrati. La scuola Cova come si diceva avrà diritto la prelazione sulla maggiore offerta economica ma dovrà partecipare alla gara e potrà in ogni caso proseguire l'attività fino al 2024, data di scadenza del contratto d'affitto. La presentazione delle offerte (come per gli altri quattro spazi) va fatta entro le ore 10 dell'8 ottobre. In vendita con una base d'asta di 15mila euro un box al piano sotterraneo di viale Bligny 22 e con una base di 16mila euro n terreno di circa 640 metri quadri in prossimità della strada provinciale 15 B a Peschiera Borromeo. Parte da 86.588 euro la cessione di un altro terreno comunale di 1.160 metri quadrati nella periferia sud del Comune di Monza, in via Buonarroti, e da 715mila euro la cessione di diritto di superficie per trent'anni di un complesso immobiliare nella zona dell'ospedale San Carlo, tra via Novara e via Fleming. Si tratta di un capannone ad uso rimessa e un fabbricato a uso uffici. Con un altro bando viene messa all'asta con una canone annuo a partire da 147mila euro un'autorimessa di proprietà comunale, gestita da Mm, nel cortile interno del caseggiato popolare di corso XXII Marzo angolo Morosini. Un parcheggio che si sviluppa su tre piani. I gestore dovrà garantire posti auto agli inquilini degli alloggi popolari con uno sconto del 10% e gli spazi liberi potranno invece essere affittati con tariffa oraria.

I due ex caselli daziari al centro di piazza Principessa Clotilde, collegati dall'arco trionfale, e allo sbocco del quartiere Porta Nuova, oggi sono inutilizzati e per fortuna non occupati abusivamente come quello in piazza Baiamonti. Il casello al civico 11 s sviluppa su tre livelli collegati attraverso una scala a chiocciola in ghisa, quello al civico 12 su due piani. Il bando resterà aperto fino alle ore 12 del 5 ottobre, il canone annuo fissato come base d'asta è di 36.317,56 euro. Il Comune li concederà solo a uso uffici o espositivo commerciale, sono escluse l'attività di ristorazione, phone center, money transfer, sexy shop, sala giochi, centro massaggi, agenzia di raccolta scommesse, intermediazione immobiliare e commerciale, supermercato e «qualsiasi altra attività che per le modalità o per le tipologie poste di beni posti in vendita non sia conforme rispetto al pregio dell'ambito monumentale». L'offerta economica varrà quaranta punti e quella tecnica sessanta.

La qualità ella proposta varrà fino a venti punti, proporre attività di tipo aggregativo o culturale fino a dieci punti, cinque le fasce di apertura al pubblico dell'immobile, anche aver già realizzato iniziative analoghe permetterà di ottenere fino a 10 punti.

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