Due minuti di follia, il coltello, il sangue: "Invidioso di chi era felice"

Terrore nel supermercato in cui un 46enne milanese ha accoltellato alcune persone. L'aggressore al pm: "Pensavo di star male, di essere ammalato"

Due minuti di follia, il coltello, il sangue: "Invidioso di chi era felice"

Due minuti di follia nella serata di ieri al al centro commerciale Carrefour-MilanoFiori, nell’hinterland milanese, dove un uomo ha preso un coltello dagli scaffali del supermercato e ha colpito alla cieca diverse persone. Andrea Tombolini, questo il nome dell’aggressore, ha detto al pm Paolo Storari che lo ha arrestato:"Pensavo di star male, di essere ammalato. Ho visto tutte quelle persone felici, che stavano bene, e ho provato invidia”. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio e tentato omicidio plurimo, per aver accoltellato le persone tra gli scaffali del supermercato Carrefour in un centro commerciale di Assago. Nelle prossime ore il pm inoltrerà la richiesta di convalida dell'arresto del 46enne, che si trovava in cura per alcuni problemi mentali, e si trova ora piantonato all'ospedale San Paolo nel reparto di Psichiatria.

La folle aggressione in soli 2 minuti

Questa mattina il Tenente Colonnello Domenico La Padula, comandante della stazione dei Carabinieri di Corsico, ha dichiarato che “nella serata di ieri alle 18,35 un 36enne italiano è entrato all'interno del supermercato e si è armato di un coltello in libera vendita e ha iniziato a correre tra le corsie, colpendo 2 inservienti e 4 avventori. Un inserviente è morto subito prima che potesse essere trasportato in ospedale, gli altri sono stati soccorsi e portati in vari ospedale e tutti sono al momento fuori pericolo. L'autore del gesto è stato subito bloccato e messo in sicurezza e attualmente è ricoverato in un nosocomio a Milano. La persona ha problemi di tipo psichiatrico, era seguito da un medico e sappiamo che prendeva dei farmaci. Era incensurato, è stato interrogato dal Pm ma era in stato confusionale. Il tutto è durato pochissimo, l'azione improvvisa è durata al massimo due minuti".

La ricostruzione di quanto avvenuto

Erano circa le 18,35 quando il terrore ha assalito tutti i presenti che hanno raccontato di avere sentito urlare e visto gente che scappava all’impazzata, senza una direzione precisa e logica. Secondo quanto ricostruito finora Andrea Tombolini, 46enne milanese, ha afferrato un coltello da cucina da un espositore situato nel reparto casalinghi e, una volta tolta la confezione di plastica, si è aggirato tra i clienti del supermercato con l’oggetto tagliente stretto in mano. In poco tempo ha cominciato a colpire a caso chi trovava sul suo cammino. Si è poi diretto verso le bevande, la frutta e i prodotti biologici. Anche lì gli avventori dell’esercizio commerciale hanno iniziato a urlare e a fuggire. Sul pavimento c’erano ormai macchie di sangue sempre più larghe.

Un morto, poi la coltellata al calciatore

Tra le persone rimaste ferite in modo grave anche il calciatore del Monza, il 29enne Pablo Marì, in prestito all’Arsenal, che si trovava tra gli scaffali con la moglie. Allo sportivo è stata inferta una coltellata alla schiena ma sarebbe fuori pericolo e oggi verrà operato. L’aggressore si è poi avvicinato alle casse barcollando e ha colpito una quinta persona, Luis Ferrando Ruggieri, sudamericano di 30 anni che stava aiutando alcuni colleghi. Nonostante il trasporto in elisoccorso all’ospedale, l’uomo è morto a causa delle profonde ferite riportate al torace.

Chi è l'aggressore

Tombolini ha poi continuato a colpire, fino a quando è stato bloccato dai dipendenti del supermercato, dagli addetti alla sicurezza e da alcuni coraggiosi clienti. Tra questi ultimi anche Massimo Tarantino, ex calciatore dell’Inter. Quando sono arrivati i carabinieri l’uomo era a terra, incapace di scappare. Andrea Tombolini non ha precedenti penali ma è stato in cura a causa di una forte depressione. In seguito a una operazione alla schiena il 46enne era stato ricoverato nel reparto di psichiatria, dal quale era uscito dopo aver firmato il foglio di dimissioni. Lo scorso 18 ottobre era arrivato al pronto soccorso dopo essersi colpito più volte al capo e al viso. Ancora non si capisce perché nel tardo pomeriggio di ieri Tombolini abbia afferrato un coltello da cucina per colpire delle persone a caso all’interno del supermercato. Forse davvero solo per invidia nei loro confronti.

Il movente

L’uomo, che ha ucciso Ruggieri e ferito altre 4 persone, era arrivato da solo nel centro commerciale circa sette minuti prima della folle aggressione. Tre feriti si trovano ancora in condizioni critiche. Tra i feriti ci sono il calciatore del Monza, che verrà operato oggi alla schiena, due anziani e un cassiere. Tutti hanno riportato ferite alla schiena e al torace. Sul luogo della tragedia sono arrivati il pubblico ministero Paolo Storari e i vertici dell’Arma con il generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante provinciale. Gli inquirenti hanno detto fin dal primo momento che non si trattava di terrorismo. Intanto la Procura di Milano ha suggerito a Carrefour di ritirare dagli scaffali di tutti i suoi supermercati italiani i coltelli in vendita. Un invito, secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, per il timore di eventuali episodi di emulazione dopo quanto accaduto ieri sera. Sulle saracinesche abbassate del supermercato è stato posizionato un cartello: "A seguito dei tragici eventi avvenuti nella giornata di ieri, l'esercizio commerciale rimarrà chiuso nella giornata odierna in segno di lutto".

Non c'erano state avvisaglie

Marcello Viola, procuratore della Repubblica di Milano, durante la conferenza stampa ha spiegato che"avvisaglie sul soggetto non c'è n'erano, era fissato un controllo psichiatrico richiesto dalla famiglia, ma non c'erano stati comportamenti violenti precedenti o segnalazioni di disturbo". Il procuratore aggiunto Laura Pedio ha continuato: "La visita era stata chiesta dalla famiglia per il disagio manifestato con comportamenti autolesionistici come pugni, ossessioni sul suo stato di salute, ma mai atteggiamenti violenti verso gli altri o la famiglia. Non aveva mai aggredito nessuno, al massimo aveva rotto qualche piatto in casa".

Sulla tragedia di ieri pomeriggio, Viola ha anche confermato che "vista la modalità dei fatti di ciò che è accaduto siamo in grado di escludere causali diverse da quella accertata che è la manifestazione di un grave stato di turbamento, di un disturbo psichiatrico da parte della persona sottoposta all'arresto. È esclusa la causale di tipo terroristico". Il procuratore ha inoltre riferito che "l'ufficio ha presentato la Richiesta di convalida di arresto per omicidio e di duplice tentato omicidio.

Insieme alla convalida è stata anche chiesta la misura cautelare della custodia in luogo di cura in reparto psichiatria", ritenendo la situazione più adeguata a fronte della presenza di problemi psichici dell'uomo.

Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica