Prima l'ha strangolata, poi ha cercato di togliersi la vita. Ieri notte, Carmelo, un uomo di 46 anni, ha ucciso la sua giovane compagna, Charlotte Yapi Akassi, a Pozzo d'Adda, nel Milanese.
La ragazza, 26 anni, nata in Costa d'Avorio ma cittadina italiana, aveva una storia difficile alle spalle, secondo quanto racconta il Corriere della Sera. Abbandonata dalla madre, dovette poi vivere in comunità per i problemi con l'alcol. Poi, si sposò con un uomo italiano, dal quale ebbe due figli, che vennero affidati al padre. Infine, un anno e mezzo fa l'inizio della relazione con Carmelo: un rapporto che fin dall'inizio sarebbe stato problematico, con liti continue. Tanto che Charlotte, un anno fa, aveva denunciato il 46enne, dopo un litigio nel quale lei gli aveva rotto un dito, per reazione. Poco dopo, però, la ragazza aveva ritirato la denuncia a suo carico. Anche una settimana fa, i carabinieri erano intervenuti sotto casa della ragazza, avvertiti di una violenta discussionne: lei, però, non aveva segni sul corpo e non aveva voluto fare denuncia.
Poi, verso le tre della scorsa notte, la tragedia. Carmelo avrebbe prima ucciso la sua compagna, soffocandola, e poi si sarebbe conficcato un coltello nel petto, nel tentativo di ammazzarsi. Alle 3.40, l'uomo ha chiamato la sua ex moglie, confessando l'omicidio e informandola del tentato suicidio. Sarebbe stata la donna a chiamare i soccorsi e avvisare le forze dell'ordine che, dopo aver richiamato Carmelo, sono riusciti a farsi dare l'indirizzo della casa di Charlotte.
Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, la ragazza era già morta, mentre l'uomo, ferito, è stato trasportato all'ospedale di Bergamo, dove si trova piantonato dai carabinieri e non è in pericolo di vita.L'uomo avrebbe detto ai carabinieri di aver perché la donna lo aveva "deriso" a causa della sua gelosia, causa delle numerose discussioni. Il 46enne ora è accusato di omicidio.
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