Spara in un garage e si barrica Conflitto a fuoco con la polizia

Spara in un garage e si barrica Conflitto a fuoco con la polizia

«Sparano! Sparano! E brucia tutto!». La gente che passa all'angolo tra via Salasco e via Vittadini, non capisce, ma i colpi di pistola che arrivano dal garage «Centauro» sono in successione: uno, due, tre e altri ancora. Una raffica di pallottole che sembrano fischiare davanti alle loro orecchie. Poi c'è il fumo che esce dall'autorimessa, l'odore acre riempie l'aria e arriva fino in Porta Romana. Le donne corrono via trascinando i bambini per mano; una prende il figlio in braccio e, mentre fugge, le scendono le lacrime dal viso. Questa è una zona semiperiferica, ma gradevole, stretta tra il parco Ravizza, viale Beatrice D'Este e l'inizio di via Ripamonti, non molto lontano dall'università Bocconi. E nessuno può pensare che succedano certe cose. Così, quando ieri alle 18 diversi spari, provenienti dall'interno dell'autorimessa, hanno squarciato la tranquillità di queste vie residenziali, si è pensato subito a una tragedia, a un omicidio. Le sirene minacciose delle pattuglie della polizia, delle ambulanze e dei vigili del fuoco arrivate poco dopo hanno confermato quei terribili sospetti. Alla fine, due italiani feriti proprio all'interno di quel garage - un 73enne e un 65enne - vengono ricoverati in gravi condizioni all'Humanitas e al San Paolo e il primo, autore materiale della tragedia, morirà circa tre ore più tardi.
Tutto accade pochi minuti dopo le 18 sotto gli occhi attoniti di un dipendente del «Centauro», rimasto miracolosamente incolume e che, oltre ad essere testimone oculare dell'accaduto, è stato il primo a lanciare l'allarme. Un cliente del garage, il 73enne Vittorio Tonini, entra all'improvviso e a tutta velocità nell'autofficina al volante del suo furgone cercando, fortunatamente invano, d'investire il gestore, Carmelo Costantino, 65 anni. I due hanno vecchie ruggini legate, sembra, proprio al parcheggio del furgone.
Visto che non riesce a travolgere Costantino, Tonini scende dal furgone e, impugnando ben due pistole, spara due volte ferendo il garagista all'addome.
Tonini non ne ha abbastanza, sembra in preda a un raptus di follia. E anziché fuggire dal «Centauro», sale nuovamente sul furgone con il quale danneggia altre auto parcheggiate nell'autorimessa. Non contento, scende dal mezzo, corre di qua e di là, dal primo al secondo piano del garage e intanto spara con le due pistole più e più volte contro le vetture. È così che, uno dei tanti proiettili centra proprio il serbatoio del suo furgone che prende immediatamente fuoco e incendia altre tre auto posteggiate lì accanto.
I poliziotti, giunti con 15 pattuglie delle «volanti» sul posto, si schierano numerosi davanti ai due ingressi del garage e, per circa una ventina di minuti, tentano di aprire una trattativa con il 73enne per convincerlo a desistere, a lanciare a terra la pistola, alzare e mani in alto e arrendersi, facendoli entrare.

L'uomo, nascosto e accucciato dietro alcune vetture, però, anziché calmarsi, punta la pistola contro gli agenti e inizia a sparare anche contro di loro, cercando di colpire un ispettore. A quel punto gli uomini in divisa rispondono al fuoco. E l'anziano impazzito che cade a terra sanguinante. Morirà qualche minuto prima delle 21 all'Humanitas.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica