Rifiuta la corsa a quattro ragazzotti ubriachi e viene aggredito e picchiato. Poi la «banda» si dà alla fuga sul posto arrivano le sirene di ambulanza e polizia. Scena già vista. Scena di notti milanesi che diventano sempre più agitate e violente e spesso a farne le spese sono persone che lavorano. Ancora un tassista nel mirino dei balordi. Ancora un'aggressione a conferma di un clima che, soprattutto dopo una certa ora, in città s'è fatto pesante.
Questa volta la vittima è un uomo di 47 anni, cittadino italiano, che ha denunciato alla polizia di essere stato picchiato all'alba di pochi giorni fa in piazza della Repubblica da un gruppo di adolescenti. I quattro giovani, tre italiani e uno straniero avrebbero chiesto al conducente dell'auto bianca di essere accompagnati a Settimo Milanes ma il tassista, notando lo stato di alterazione «alcolica» del gruppo, si sarebbe rifiutato. Una «scintilla» che ha scatenato l'ira dei quattro che lo avrebbero così aggredito a calci e pugni e lasciato lì accanto alla sua auto dolorante. I quattro sono poi fuggiti e hanno fatto perdere le loro tracce, mentre il 47enne ha chiamnato la polizia e un'ambulanza ed è stato medicato sul posto.
«Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà al tassista malmenato la notte scorsa notte da 4 balordi ubriachi in Piazza della Repubblica- commenta l'assessore alla sicurezza della Regione Lombardia Riccardo De Corato- Purtroppo questa categoria di lavoratori oltre a vivere, come molte altre attività in proprio, la crisi legata all'emergenza sanitaria, si ritrova ogni notte ad essere testimone involontaria di una città ormai diventata terra di nessuno».
L'aggressione al tassista in piazza Repubblica è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi: «Gli strascichi, anche psicologici, di una aggressione non sono facili da cancellare specialmente per chi ogni sera sale in macchina, ignaro di quello che potrà accadergli- spiega l'ex vicesindaco di Milano- Credo sia diventato assolutamente indispensabile che la città di notte venga presidiata dalle
forze dell'ordine, almeno nelle aree centrali come piazza Repubblica. Non è concepibile né accettabile che nelle ore notturne la città venga lasciata completamente in balìa di balordi, di spacciatori e di delinquenti vari».RC
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