Un teatro per tutti i gusti dalla prosa al talk show

Un cartellone ricco di spettacoli brillanti, ma anche interviste a personaggi della cultura. Cabaret e mini-musical per i bambini

Una stagione «a matrioska». Più stagioni in una, pronte ad affiorare dal cartellone per un'offerta che incederà fino alla primavera a colpi di generi assortiti. Il Teatro Manzoni, per la stagione che entra nell'anno dell'Expo, fa le cose in grande, con un percorso tradizionale legato alla prosa, uno concentrato sul cabaret (con l'appendice del talent show serale domenicale da ottobre ad aprile del Manzoni Derby Cabaret, presentato da Maurizio Colombi e Luisa Corna), il Manzoni Family con il teatro per i più piccoli e una serie di mini-musical ispirati alla fiabe più note, il Manzoni Extra con spettacoli tra la danza e il canto e, infine, una serie di appuntamenti culturali al lunedì sera ai quali parteciperanno importanti figure di artisti e intellettuali nazionali, intervistati dal noto giornalista televisivo (e firma del Giornale) Nicola Porro: primo appuntamento il 10 novembre con il regista Franco Zeffirelli, secondo appuntamento il 15 dicembre con gli intellettuali «contro» Massimo Fini e Pietrangelo Buttafuoco. Ispiratore di questo progetto culturale, il nuovo consulente artistico del Manzoni Edoardo Sylos Labini: «Il Manzoni è sempre stato uno dei salotti culturali fondamentali della città – ha commentato l'attore – Questi appuntamenti sono un modo per portare di fronte al pubblico coloro che fanno cultura nel nostro Paese». Non è un caso che il 15 dicembre, giorno del compleanno del discusso imperatore Nerone siano attesi Fini e Buttafuoco: è da un idea del secondo e da un libro del primo che nasce lo spettacolo che dà il via alla stagione di prosa, e cioè «Nerone – Duemila anni di calunnie» (2-19 ottobre), interpretato proprio da Edoardo Sylos Labini. «Si tratta di una rilettura contemporanea della vita di Nerone – spiega il protagonista dello spettacolo – Dopo D'Annunzio, do volto a un altro personaggio controverso. L'imperatore romano fu colpito da damnatio memoriae, trattato malissimo da storici come Tacito e Svetonio, che lo dipinsero come una macchietta paranoica, l'uomo che diede fuoco a Roma. Invece fu un grande statista, che in questa piéce a duemila anni di distanza rivive i suoi incubi». Molta prosa brillante, come di tradizione al Manzoni: «Tres» (dal 23 ottobre) con Sergio Muniz nel maschio accerchiato da tre donne affamate di maternità come Anna Galiena, Marina Massironi e Amanda Sandrelli, a seguire Beppe Fiorello rievoca Mimmo Modugno in «Penso che un sogno così...» (dal 13 novembre), l'attore italiano di cinema del momento Piefrancesco Favino in «Servo per due» (dal 9 dicembre fino al nuovo anno) rilegge l'Arlecchino servitore di due padroni. Dal 22 gennaio Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio portano sulla scena «Lei è ricca, la sposo... e l'ammazzo!», piéce tratta dal film del 1971 con Walter Matthau, mentre Luca Barbareschi sfodera dal 19 febbraio un one man show «sui miei primi 40 anni di carriera», come spiega l'attore: «Provo a raccontare con ironia la mia carriera affidandomi un po' a Shakespeare, un po' a Mamet e Wedekind, oltre ad avvalermi di ottimi musicisti come quelli della Marco Zurzolo band». Due commedie per la primavera sono «Signori...

Le paté de la maison!» con Savrina Ferilli e Maurizio Micheli (a marzo) e «Il prestito» con Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti (ad aprile). Il cabaret, con il cartellone «Ridere alla grande» porta veri campioni della comicità, da Giobbe Covatta (2-4 dicembre) a Paolo Migone (9-11 gennaio), agli esplosivi Oblivion con il loro nuovo show a febbraio.

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