Per un po' ha pianto il marito defunto poi, nel 2008, la svolta: le nozze con un giovane cubano, ora 34enne, celebrate presso l'ambasciata italiana a L'Avana. La sposina, brianzola di 60 anni, ha però «dimenticato» di comunicare il matrimonio all'Inps, continuando a riscuotere la pensione del primo marito. Fin quando l'operazione «Callida Vidua» (vedova astuta), della Guardia di Finanza di Seveso, non l'ha incastrata. Cinque anni di pensione del defunto marito, per un totale di 120.000 euro, è quanto ha continuato a incassare la «vedova allegra». E astuta. A mettere i militari della Tenenza di Seveso sulle tracce della vedova, sono state le incongruenze tra la pensione e il nuovo stato di famiglia della donna, che si era ben guardata di notificarlo, come d'obbligo, all'Istituto. Rientrati in italia, i due sposini infatti sono andati ad abitare insieme, limitandosi a far trascrivere l'atto di matrimonio in municipio. Le fiamme gialle, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza Giulia Rizzo, hanno esaminato tutta la situazione relativa alla donna, in collaborazione con l'Inps di Milano, dove è stata acquisita tutta la documentazione necessaria e interrompere immediatamente l'erogazione della pensione.
Fondamentale per la risoluzione del caso, l'attivazione da parte di una nuova modalità di incrocio dati da banche di enti pubblici diversi, utilizzata per contrastare le truffe e l'evasione fiscale. Il servizio si è concluso con il sequestro, per una somma equivalente alla truffa, dei beni intestati all'indagata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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