Un testa a testa durissimo. Il sindaco Dario Allevi sperava di poter centrare uno storico bis a Monza, ma la faccenda si è complicata con la diserzione delle urne di molti elettori.
Il capoluogo brianzolo è politicamente complicato, difficile da soddisfare, se è vero che nessun sindaco ha mai ottenuto la conferma. Ed è appunto contro un sindaco uscente (Roberto Scanagatti del Pd) che Allevi aveva vinto 5 anni fa, per circa mille voti. E in questi 5 anni, quello che era stato un apprezzato presidente della Provincia, ha molto ben amministrato anche il Comune. «Un sindaco straordinario, che ama fortissimamente la sua città, che ha dato grandi risultati, e risolto molte situazioni difficili», così lo ha descritto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, giovedì, quando è andato a sostenere Allevi a Monza, «città che è nel cuore di Forza Italia e del presidente, che ha dimostrato ancora una volta cosa è capace di immaginare e di realizzare» aveva sottolineato alla vigilia del primo turno la coordinatrice azzurra Licia Ronzulli, evocando la storica, promozione in A della squadra di calcio. Un risultato che Allevi stesso, da tifoso, agognava da anni.
E da sindaco, in effetti, Allevi si è dato molto da fare, ha lavorato con attivismo ed è riuscito a tenere unita la sua compagine amministrativa. Fra l'altro, pochi giorni fa, alla Bocconi, il Comune di Monza è stato premiato per la gestione della pandemia. Solo un indicatore di un'esperienza amministrativa giudicata positiva. L'auspicio del centrodestra era di conquistare la conferma addirittura al primo turno. Due settimane fa, però, la coalizione si è dovuta fermare al 47,1%, anche se con un buon margine (oltre 7 punti, e oltre 3mila voti) di vantaggio sullo sfidante, Paolo Pilotto, insegnante di liceo candidato del Pd. È stata probabilmente la bassa affluenza, allora, a tenere la percentuale di Allevi sotto il 50%, quel poco che è bastato costringerlo al ballottaggio. Ed era dunque con un po' di apprensione che anche ieri si guardava al dato dell'affluenza, risultato poi uno dei più bassi della Lombardia: intorno al 27% alle 19, e al 36% alle 23.
Allevi non aveva solo unito il centrodestra, ma pure allargato a «Civicamente», la lista di Paolo Piffer che al primo turno ha ottenuto il 5,8% e viene da una storia molto diversa da quella del sindaco. Per questo, fra l'altro, ha subito anche attacchi pesanti da sinistra. Il verdetto finale tocca ai cittadini di Monza, ma l'apparentamento potrebbe non essere bastato, con un elettore su tre, soltanto, che è tornato a votare fra gli aventi diritto.
Dopo la mezzanotte, con una ventina di sezioni mancanti, il candidato del centrosinistra era avanti di circa 400 voti.E a Cesano Maderno, come previsto invece, si è andati verso una vittoria del centrosinistra con Gianpiero Bocca che ha superato Luca Bosio del centrodestra.
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