Tutti i mesi oltre 2 miliardi di persone visitano il sito Pornhub e mediamente trascorrono otto minuti a guardare contenuti. Il portale raccoglie diversi dati e, proprio per questa ragione, deve giustificare la gestione delle informazioni raccolte e la loro condivisione con altre realtà a livello internazionale. Ecco perché è necessario prestare molta attenzione quando si accede alle piattaforme pornografiche online.
La questione
Il giorno 29 giugno 2023 diversi attivisti e ricercatori hanno protestato contro la versione italiana del sito pornografico. L’azione intrapresa dal punto di vista legale segnala una violazione delle norme del Gdpr, acronimo di General data protection regulation, le quali definiscono le modalità con cui le informazioni devono essere trattate all’interno dell’Ue. In sintesi la questione nasce perché gli utenti che utilizzano il sito internet non possono scegliere con immediatezza se accettare o meno i cookie. Inoltre Pornhub non è chiaro su quali dati vengano effettivamente mostrati ad altri soggetti. Nel frattempo c’è una tendenza ad adeguare le normative alla regolamentazione dei siti pornografici, sia per quanto riguarda la questione privacy che per la possibilità di accedervi in maniera estremamente libera. L’idea sarebbe quella di richiedere un documento di identità al momento della richiesta di visualizzazione dei contenuti.
Come funziona
Pornhub, oltre a non essere chiaro, è strutturato in base ad un algoritmo che comprende le preferenze sessuali delle persone e propone loro dei contenuti specifici. Il sito non chiede, come dovrebbe fare rispettando le leggi sulla privacy, il consenso dell’utente al tracciamento attraverso i pop-up. All’apertura del portale non appare nessun banner, come accade invece per tantissime altre pagine online, l’unico avviso è un’indicazione a fondo pagina che informa dell’utilizzo dei cookie senza però dare la possibilità di negare questa azione. Inoltre, sempre in una posizione poco visibile del portale, è presente un'opzione per leggere maggiori informazioni e un pulsante con la scritta "Ok". Secondo gli attivisti di #StopDataPorn i cookie vengono attivati indipendentemente.
La condivisione delle informazioni
Pornhub appartiene a MindGeek. I dati raccolti dal sito internet verrebbero condivisi con altre aziende appartenenti alla Holding dopo essere stati tracciati. Un esempio è TrafficJunky, la piattaforma pubblicitaria di proprietà della società madre, i suoi annunci vengono visualizzati 3,2 miliardi di volte ogni giorno.
Come tutelarsi
Per tutelare la propria privacy è necessario adottare alcuni accorgimenti. Tra questi quello di installare estensioni sicure per i browser che consentano di non essere tracciati e, per scongiurare la possibilità di essere ripresi senza il proprio consenso, è bene coprire la propria webcam con un adesivo.
È meglio scaricare un antivirus sicuro e garantito, anche grazie all’aiuto di un professionista informatico. Per quanto riguarda i siti, il consiglio è quello di cercare recensioni online degli stessi e verificare se sono affidabili e, soprattutto, se tutelano la privacy degli utenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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