Un Mondiale d’oro È caccia al record di 300 milioni di euro

«I Mondiali di calcio saranno l’evento sportivo più giocato di sempre, con incassi per il betting superiori al miliardo di sterline». Questa la previsione di uno dei più autorevoli bookmaker britannici, William Hill. Secondo l’operatore inglese ci sarà un’autentica esplosione delle puntate via internet, oltre un quarto del totale, con scommesse provenienti da almeno 180 Paesi. Fra questi manca la Cina perché le autorità hanno proceduto a decine di arresti per frenare il gioco sulla Coppa del Mondo che in poche ore aveva raggiunto livelli importanti. C’è invece la Francia dove le scommesse sportive hanno avuto inizio, anche a distanza, con la partita inaugurale. In Italia il debutto risale invece al 27 giugno 1998 in occasione della partita vinta dagli azzurri sulla Norvegia con una rete di Vieri.
La partita inaugurale Sudafrica-Messico ha realizzato un movimento di 3.270.000 euro di cui 913mila in formato live. Nella Coppa del Mondo del 2006 la prima gara fra Germania-Costarica raccolse 2.258.091 euro, oltre un terzo di meno. Ma allora non c’era la consuetudine di giocare “live” che tanto piace agli italiani. In questa edizione, fra l’altro, il palinsesto promosso da Aams prevede oltre 150 tipologie diverse di scommessa. Quanto dovrebbe servire non solo per superare il record del precedente Mondiale, pari a 201,5 milioni, ma anche per toccare quota 300.
L’Inghilterra resta il teatro delle scommesse più bizzarre. Un giocatore americano ha confessato di essersi recato appositamente a Londra per piazzare la più elevata giocata multipla raccolta finora da William Hill: 85mila dollari sulla qualificazione alle fasi finali di sei diverse squadre, potrebbero fruttargli una vincita di quasi 200mila dollari. La scommessa singola più alta appartiene probabilmente a un tifoso dell’Argentina che ha puntato 15mila sterline su una vittoria della nazionale sudamericana bancata 7 a 1. Ci prendesse, incasserebbe 105mila sterline oltre alla posta. Dalla Scozia, e precisamente da Glasgow, proviene invece un'altra giocata ricchissima: 10mila sterline sul successo dell'Italia, quotata 16-1, con una vincita potenziale di 160 mila sterline.
Il nostro mercato resta uno dei più appetiti a livello mondiale, fra i primi cinque in assoluto.

Ne volete la riprova? Un cittadino su due, all’incirca 30 milioni di persone, tenta la fortuna con una spesa media di mille euro all’anno. In base ad un’analisi di Agicos, il mercato del gioco è al terzo posto dopo l'energia e la telefonia. E, particolare di assoluto rilievo, rappresenta il 3% del prodotto nazionale lordo.

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