Mondiali di nuoto, via libera del consiglio ai lavori

Via libera dal consiglio comunale al piano opere e agli interventi necessari per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto, previsti nella Capitale nel 2009. Nonostante il voto contrario dell’Udc e l’astensione di Alleanza nazionale, l’Aula ieri sera, dopo un consiglio interrotto ben due volte da altrettante manifestazioni dei cittadini su altre questioni, ha detto sì alla delibera che di fatto identifica un sistema di strutture, che avrà due poli: il Foro Italico, il cui stadio centrale sarà coperto e Tor Vergata, anche se «per capire se e come questa struttura potrà essere utilizzata si dovrà aspettare di verificare l’andamento dei lavori», sottolinea l’assessore capitolino all’Urbanistica, Roberto Morassut. In altre parole, c’è il rischio che gli impianti di Tor Vergata potrebbero non essere pronti per l’appuntamento dei Mondiali. Al di là di questi due poli, nella delibera è prevista anche la realizzazione di nuove opere. Fra queste, le piscine di Pietralata, Varco San Paolo e Ostia, finanziate dalla Federazione italiana nuoto (Fin). Chi realizzerà quegli impianti, con annesse foresterie, sarà scelto attraverso un concorso.
Nel documento si stabilisce, inoltre, la possibilità di realizzare altre strutture sportive: l’assessorato all’Urbanistica dovrà valutare le proposte che arriveranno da soggetti pubblici o privati riconosciuti dalla Fin, in merito alla realizzazione degli impianti. I progetti dovranno rispettare determinati criteri, fra cui l’ottemperanza al Piano regolatore, i vincoli paesistici, storici e ambientali. Nel caso in cui gli interventi di ampliamento di impianti esistenti su nuove aree riguardino aree di proprietà del Comune, queste saranno convenzionate con un atto deliberativo della giunta capitolina. Ciò implica che sia la gestione sia le tariffe delle nuove strutture sportive saranno adeguate a quelle degli impianti comunali.
La delibera prevede anche che sia la stessa Fin a collaudare e omologare gli impianti che saranno sfondo delle competizioni, mentre i gestori dovranno impegnarsi a mantenere il loro uso per finalità sportive per almeno quindici anni. Si è, inoltre, deciso di destinare le foresterie al turismo low cost (ostelli), una volta terminati i Mondiali. Critica Alleanza nazionale, ma anche l’associazione ambientalista «Italia Nostra», soprattutto per quanto riguarda i lavori che «graveranno sulla zona intorno al Foro Italico e che comporteranno, tra l’altro, un forte impatto ambientale».
Davide Bordoni, consigliere di Forza Italia, invece, motiva il voto favorevole del suo partito con il fatto con il fatto che «i Mondiali di nuoto costituiranno per la capitale un importante appuntamento internazionale». Ciononostante, sempre secondo Bordoni si è arrivati tardi alla discussione in Aula della delibera. «Il rischio - dichiara il consigliere azzurro - è di arrivare impreparati a questo evento».


Consapevole di questo, Morassut sottolinea che «adesso occorre il massimo sforzo di tutti gli enti coinvolti per realizzare tutte le opere nel rispetto delle prerogative urbanistiche e della qualità architettonica, assicurando al contempo la rapidità dell’esecuzione dei lavori».

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