C'è tempo fino al 30 giugno per perfezionare l'accordo sul nucleare di Teheran. Un periodo di tre mesi per tirare i fili di quella che per ora è una intesa di massima e durante i quali entrambe le parti proveranno a tirare acqua al proprio mulino.
Ne è un chiaro esempio quanto ha detto il presidente iraniano, Hassan Rohani, che in un discorso alla nazione ha messo in chiaro che l'accordo con il 5+1 sarà siglato soltanto con la certezza che le sanzioni imposte al Paese cadano "il giorno stesso".
"Vogliamo un accordo che sia una vittoria per entrambe le parti coinvolte nei colloqui", ha messo in chiaro Rohani, che ha riconosciuto come positivo il fatto che sia stato riconosciuto che gli iraniani "non si piegheranno all'arroganza".
Sul tema si è espresso anche l'ayatollah Khamenei, massima guida religiosa iraniana, secondo cui quanto pattuito a Losanna "non è vincolante dal punto di vista legale" e dai dettagli
di cui si discuterà da qui alla chiusura viene il pericolo maggiore. Ha ribadito la sua approvazione della squadra guidata dal ministro Zarif, ma anche messo in guardia: "Gli Stati Uniti potrebbero porsi in modo sleale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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