Aeroflot, ritardi sui visti per i piloti: a rischio i voli diretti tra Usa e Russia

La compagnia di bandiera russa, Aeroflot, denuncia difficoltà nell'ottenere i visti per i piloti. Il ministero degli Esteri di Mosca: "A rischio i voli diretti tra Russia e Stati Uniti". Ma l'ambasciata Usa a Mosca smentisce: "Carenza di personale"

Aeroflot, ritardi sui visti per i piloti: a rischio i voli diretti tra Usa e Russia

L’ultima frontiera dello scontro tra Russia e Stati Uniti è il cielo sopra l’Atlantico. Nel clima da Guerra Fredda che si respira in questi giorni ora anche i collegamenti aerei tra Washington e Mosca potrebbero essere a rischio.

L’oggetto del contendere sarebbe il presunto ritardo nell’emissione dei visti per gli Stati Uniti per il personale della compagnia di bandiera russa Aeroflot, disciplinata dall’accordo bilaterale sul trasporto aereo sottoscritto da Usa e Russia nel 1994. Venerdì i dirigenti del vettore russo avevano denunciato le difficoltà incontrate dalla compagnia nell’ottenere i visti per i propri piloti. “Il nostro centro visti sta cercando di prendere appuntamento, ma è impossibile da organizzare”, ha affermato il portavoce dell’Aeroflot sul canale televisivo Rossija 1.

Da qui l’allarme del ministero degli Esteri di Mosca. “Non possiamo escludere che i nostri Paesi possano essere lasciati senza collegamenti aerei”, hanno sottolineato dal dicastero, visto che l’Aeroflot è l’unica linea aerea che opera fra Russia e Stati Uniti, dopo lo stop ai voli della Delta Airlines lo scorso settembre. Secondo il ministero degli Esteri russo “i tempi di attesa per un incontro in consolato sarebbero aumentati da 85 a 250 giorni”. E il problema, a detta di Mosca, non sarebbe dovuto al recente taglio del personale diplomatico tra i due Paesi, che ha riguardato solo il personale di ambasciata e non quello consolare. Per il Cremlino, Washington starebbe rallentando “deliberatamente” le procedure. Non ci sarebbero “ragioni oggettive” per giustificare una situazione di questo tipo, ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitrj Peskov, ai giornalisti, come riferisce l’agenzia russa Tass. “Siamo preoccupati”, ha poi aggiunto Peskov, citato dalla Reuters.

L’ambasciata americana a Mosca, però, ha smentito la versione della compagnia aerea. Le accuse, secondo il portavoce della missione diplomatica a stelle e strisce, Andrea Kalan, “non corrispondono a realtà e non sono costruttive". Per il diplomatico, l’ambasciata predispone "regolarmente intervalli di tempo per le interviste con i membri degli equipaggi dei voli aerei, in tutti i consolati generali degli Stati Uniti in Russia e molto spesso questo spazio, appositamente ritagliato, rimane inutilizzato". Secondo quanto riferisce la sessa agenzia di stampa americana, però, dalle colonne del quotidiano Nezavisimaja Gazeta il consolato Usa avrebbe ammesso che le difficoltà legate all’emissione di visti urgenti sarebbero imputabili alla carenza di personale.

Per l’immediato, comunque, non dovrebbero esserci

ripercussioni. Il portavoce della compagnia aerea russa ha fatto sapere, infatti, che l’equipaggio che opera sui voli da e per gli Stati Uniti dispone ancora di visti validi per assicurare i collegamenti nei prossimi mesi.

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