La Marina argentina, contraddicendo l'annuncio dato stamane dal ministero della Difesa, chiarisce di non essere affatto certa che i 7 segnali intercettati sabato sera provengano dal sommergibile San Juan con cui sono stati persi i contatti da mercoledì e che decine tra aerei e navi di tutto il mondo stanno cercando disperatamente nell'Atlantico meridionale.
Il governo oggi aveva parlato di almeno sette "chiamate via satellite", che si crede siano arrivate dal San Juan. I segnali, giunti al mattino presto e nel tardo pomeriggio, avevano una durata tra 4 e 36 secondi, ma le comunicazioni via satellite non hanno funzionato alla perfezione a causa del maltempo. In serata il portavoce della Marina, Enrique Balvbi, ha chiarito che: "Non abbiamo elementi per essere certi che i segnali provenissero dal San Juan".
Il sommergibile, che ha 44 membri di equipaggio tra cui il primo ufficiale donna sommergibilista argentino, è un'unita della classe TR-1700 alimentata da motori diesel ed elettrici. Stava tornando da una missione di routine da Ushuaia, vicino alla punta estrema del Sud America, alla sua base nel Mar del Plata, a 400 km a sud di Buenos Aires. L'ultima posizione nota, prima di perdere i contatti mercoledì, era a 430 km a largo della penisola sud-occidentale di Valdez.
Il sommergibile era partito 11 giorni fa dalla base di Mar del Plata diretto proprio Ushuaia dove ha trascorso 3 giorni prima di invertire la rotta. La flotta sottomarina argentina che conta oltre al San Juan altre 2 unità gemelle, lunghe 65 metri, con un diametro di 7.
Tutti e 3 i sommergibili sono stati costruiti dai cantieri tedeschi Thyssen Nordseewerke. In particolare il San Juan è entrato in servizio nel 1983 ed è stato ammodernato tra il 2007 ed il 2014 per prolungare la sua vita operativa di 30 anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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