Armi, il Texas sfida Obama: una legge per portare armi senza doverle nascondere

Molti texani potranno sempre portare con sé un'arma da fuoco senza nemmeno doverla nascondere, grazie all'entrata in vigore di una legge che introduce il principio dell'open carry. Obama, intanto, sta per varare alcuni nuovi decreti per limitare la circolazione delle armi

Armi, il Texas sfida Obama: una legge per portare armi senza doverle nascondere

Nel suo ultimo anno di mandato Barack Obama vuole imprimere una forte stretta sulla vendita delle armi. Lo ha promesso diverse volte, nei discorsi pronunciati dopo le numerose stragi che si sono susseguite negli ultimi anni. E più di una volta ha chiesto al Congresso di appoggiarlo su questa battaglia. Che divide l'America, anche in modo trasversale. Non tutti, infatti, accettano l'idea di limitare il diritto garantito dal famoso secondo emendamento della Costituzione. Preso atto che il Congresso, con un'intesa bipartisan (anche diversi democratici si sono allineati ai repubblicani) ha affossato le nuove regole avanzate dalla Casa Bianca due anni fa per rendere più difficile l'acquisto di armi, Obama ha fatto sapere che procederà attraverso decreti presidenziali (executive order). Lunedì il presidente incontrerà il ministro della Giustizia, Loretta Lynch, per confrontarsi sulle opzioni in suo potere per cercare di ridurre il numero delle vittime delle armi da fuoco: "Il mio proposito per il nuovo anno è andare avanti sul nostro lavoro non completato (sulle armi), per quanto potrò per porre fine all'epidemia della violenza legata alle armi".

Dal Texas, intanto, arriva una nuova sfida a Obama. I texani da oggi potranno portare sempre con sé un'arma da fuoco, senza neanche doverla nascondere. Lo si deve all'entrata in vigore di una legge che introduce il principio dell'open carry. La norme di fatto estende l'open carry a quasi un milione di texani, quelli che hanno già una licenza. Tutti, però, saranno obbligati a fornire le proprie impronte digitali e a sottoporsi ai cosiddetti "background check", i controlli per verificare che la loro fedina penale sia pulita.

Sono oltre 40 gli stati Usa che permettono (in alcuni casi) di portare liberamente le armi senza doverle tenere nascoste. Il caso del Texas fa notizia perché è lo Stato più grande, con i suoi 27 milioni di abitanti, dove entra in vigore un sistema di questo tipo. Ovviamente è un provvedimento che divide. C'è chi festeggia, come ad esempio l'associazione Open Carry Texas, che per Capodanno ha organizzato manifestazioni in tutto lo Stato. Davanti all'Assemblea parlamentare texana, ad Austin, così come a Houston e a Dallas, migliaia di persone sono scese in strada con le proprie armi in pugno. Ma c'è anche chi protesta e chiede di porre un argine al dilagare delle armi nel Paese. Il fondatore di Open Carry Texas, C.J. Grisham, 41 anni, ex sergente dell'esercito, va avanti per la sua strada e, nelle foto pubblicate sui giornali, mostra orgoglioso la figlia a cui, per i dodici anni, ha regalato un fucile calibro 22 di colore rosa.

Intanto a Seattle, nello stato di Washington, si cerca di fare cassa sugli acquisti di armi da fuoco: tassa di 25 dollari a pistola o fucile venduti, da 2 a 5

centesimi per ogni proiettile. La legge, approvata a dicembre, secondo i giudici non interferisce con il principio del secondo emendamento. Ma la lobby delle armi è sul piede di guerra, ed è già stato presentato un ricorso.

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