Arrestato a Sorrento un iracheno: "In contatto con jihadisti francesi e belgi"

Angelino Alfano durante la conferenza stampa ha fatto sapere che è stato arrestato un presunto jihadista. Su di lui era stato emesso un mandato di cattura europeo

Arrestato a Sorrento un iracheno: "In contatto con jihadisti francesi e belgi"

Questa mattina è stato arrestato a Sorrento (Napoli) un cittadino iracheno accusato di essere in contatto con gli ambienti jihadisti francesi e belgi: le autorità della Francia e del Belgio lo stavano cercando.

Gli attacchi di Bruxelles si erano appena conclusi, quando Angelino Alfano ha preso la parola al Viminale durante la conferenza stampa che si è tenuta dopo la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Il ministro degli Interni ha fatto sapere che proprio questa mattina a Sorrento è stato arrestato un presunto jihadista: su di lui era stato emesso un mandato di cattura europea.

Le autorità svizzere lo stavano cercando perché aveva commesso reati quali tentata aggressione, minacce, abusi sessuali e sequestro di persona. Ma anche i belgi e i francesi lo volevano con le manette ai polsi perché secondo i loro servizi segreti era in contatto con i terroristi del Belgio e della Francia. "Attualmente, sono ancora in corso accertamenti sulla sua rete di relazioni in Italia" - ha detto il ministro degli Interni durante la conferenza stampa.

Alfano ha spiegato ai giornalisti che il presunto terrorista Esan Azizn è stato trovato all'interno di una vettura mentre dormiva. L'auto era nascosta lungo una strada isolata di Sorrento. L'iracheno è stato portato in caserma e ha raccontato di fare "il mediatore immobiliare": "Trovo appartamenti di lusso nella zona e li faccio affittare ad arabi molto ricchi". Esan Azizn ora è in carcere in attesa dell'estradiazione.

Angelino Alfano ha concluso il suo intervento spiegando che "il livello di allerta in Italia resta immediatamente precedente a quello dell'attacco e le misure di sicurezza sono già state

intensificate". Ho chiesto anche al capo della polizia postale di aumentare i controlli in rete per valutare il consenso, il disprezzo e anche il tifo per l'Isis".

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