Per capire chi fosse Waris Ahluwalia sarebbe bastato ai solerti funzionari di Aeromexico digitare il suo nome e cognome e fare una rapida ricerca su Google.
Avrebbero così visto che sono quasi due milioni le pagine web in Internet dedicate a lui, noto designer nato nel Punjab indiano ma di casa a New York, proprietario della House of Waris, quanto di più lussuoso mente umana possa immaginare, a cominciare da diamanti davvero unici e ricercatissimi dalle donne più ricche al mondo.
Non bastasse Mr Waris è anche un attore, molto ammirato in Grand Budapest Hotel, dove ha fatto il concierge e neanche lì si era tolto il turbante – come invece pretendevano i funzionari di Aeromexico che, di fronte al suo garbato rifiuto, gli hanno cancellato il volo in malo modo e con toni bruschi, impedendogli di lasciare Mexico City per rientrare nella sua New York.
Il motivo, semplicissimo, Waris lo ha spiegato poco fa a Christiane Amanpour, nota intervistatrice della Cnn: “per chiunque sia sikh come me, togliersi il turbante equivale a denudarsi. L’ho spiegato con molta calma ai ragazzi e alle ragazze di Aeromexico ma non hanno purtroppo voluto sentire ragioni, probabilmente perché non formati adeguatamente”.
L’ignoranza causa gaffe quando non conflitti ha confermato la nota anchorwoman del canale allnews di Atlanta.
A 24 ore dallo spiacevole episodio la compagnia aerea messicana ha chiesto scusa a Mr Waris che, a causa de volo cancellato, è arrivato in ritardo
all'inaugurazione del New York City Fashion Week, dove tutti lo aspettavano e, ça va sans dire, sanno che è una star mondiale del design di lusso di religione sikh e che il turbante non se lo toglie mai in pubblico. Per pudore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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