Autista caccia donna poco vestita: i musulmani la difendono

La ragazza racconta l'accaduto: "Indossavo un paio di pantaloncini e un top con il fiocco annodato lì davanti"

Autista caccia donna poco vestita: i musulmani la difendono

Episodio particolare verificatosi a Malmö, la città con la più alta percentuale di immigrati musulmani. Qui Amanda Hansson è stata protagonista di una vicenda insolita: è stata fermata dal conducente di un autobus poiché a suo giudizio era troppo scoperta. L'autista l'ha avvisata: "Non puoi vestirti così sui nostri autobus. È la regola della compagnia. Ti mostri troppo… Prima ricopriti, poi torna". Queste parole hanno provocato l'ira da parte delle 19enne, che ha confessato di non essersi "mai sentita così umiliata" in tutta la sua vita.

Il caso

La ragazza sul proprio profilo Facebook ha narrato quanto accaduto: dati i 27°C "avevo adattato il mio abbigliamento alla temperatura: indossavo un paio di pantaloncini e un top con il fiocco annodato lì davanti". Sul mezzo della linea 3 era presente una gran parte di musulmani, che avrebbero solidarizzato con lei dopo aver assistito alla scena.

La compagnia dei bus ha tenuto a scusarsi con Amanda, precisando che "non abbiamo alcun regolamento che imponga ai passeggeri come vestirsi". Intanto è stato sospeso l'autista, che "non ha agito per motivi culturali e religiosi".

Come riportato dal Corriere della Sera è intervenuta anche Sara Mohammad,

presidente dell’Associazione femminista per la difesa del corpo delle donne: "Nessuno, né un autista, né un marito, un padre o un fratello, può dirci come vestirci. Il nostro corpo è nostro, ci mancherebbe".

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