Il momento più amaro è quello in cui riceve i messaggi che le intimano di "tornare al suo Paese". Perché Cécile Djunga è un'annunciatrice televisiva non ha altra patria che il Belgio. Eppure, a causa del colore della sua pelle, da mesi viene sommersa di insulti a sfondo razzista.
Dopo settimane e settimane di calvario, ha deciso di non tacere e denunciare tutto. Lo ha fatto con un video-appello di cinque minuti pubblicato su Facebook, dove sapeva che avrebbe avuto la massima visibilità.
Ha raccontato che un telespettatore ha telefonato alla redazione di Rtfb - la televisione pubblica per cui lavora - e si è lamentato perché la Djunga, che si occupa di presentare le previsioni del tempo, era "troppo nera". Non solo: la giovane professionista racconta di essere stata inondata da un mare di fango, con decine di messaggi razzisti che si sono succeduti nei mesi.
La televisione per cui lavora ha immediatamente preso le distanze da questi hater, esprimendo la più ferma solidarietà per la Djunga e ricordando che "per questo fiume di fango non c'è posto in Belgio, perché il razzismo è
un crimine perseguibile per legge".Pur provata, la presentatrice ha motivato la propria denuncia spiegando che l'intento è quello di "fare aprire gli occhi a chi è convinto che in Belgio il razzismo non esista".
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