E' inarrestabile l'ondata di orrore che la setta islamista Boko Haram sta pepetrando in Africa. Sembrava che il gruppo fosse in crisi, che gli jihadisti stessero perdendo uomini, che sempre più ribelli disertassero e si consegnassero alle autorità, ma erano solo congetture, smentite infatti da 5 attentatori suicida che sabato hanno provocato la morte di 50 persone.
Erano le 6 di mattina, nel nord del Camerun, quando una donna, nel viallggio di Kongaleri, ha attivato il detonatore e si è fatta esplodere travolgendo nella deflagrazione nove persone che hanno perso la vita e altre ventinove che invece sono rimaste ferite. Poco dopo un' altra terrorista ha innescato l'ordigno che portava addosso ma in questo caso nessuna vittima.
Ma era l'inizio della tragedia, il prologo di una giornata che poche ore dopo ha rivendicato un nuovo tributo di sangue: più cospicuo e sempre impietoso.
Ancora fuori dai confini nigeriani, ma questa volta in Ciad, nelle prime ore del pomeriggio, nel mercato del pesce di Baga Sola, cinque attentatori di cui due donne, due uomini e anche due bambini hanno attivato gli esplosivi e provocato la morte di 48 persone, ferendone altre 53.
La località di Baga Sola tra l'altro ospita anche un campo profughi e migliaia di persone in fuga dalla Nigeria e dalla violenza di Boko Haram vivono nel villaggio lungo le sponde del lago Ciad.
Nonostante la presenza della coalizione internazionale che combatte il gruppo legato all'Isis, questo come un'idra, ogni volta che sembra sul punto di essere sconfitto risorge e lo fa con sempre maggior crudeltà.
Dopo le decapitazioni, le stragi nei campi profughi, il rapimento delle ragazze, adesso è sistematico anche l'utilizzo dei bambini, vittime due volte: per essere costretti a uccidere ed essere costretti a morire, agli ordini di un fanatismo che non ha nessun umanità ma neppure un credo od un Dio, ma solo un'eretica e cieca fedeltà all'orrore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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