Cambiamenti climatici, la battaglia della piccola Greta

Dal 20 agosto la 15enne svedese è seduta davanti al Parlamento per lottare contro i cambiamenti climatici

Cambiamenti climatici, la battaglia della piccola Greta

Greta Thunberg è svedese. Le treccine bionde incorniciano un volto minuto sul quale risplende un timido ma penetrante sorriso. Ha solo 15 anni e a dispetto della giovane età le sue idee sono molto chiare, tanto che la battaglia che porta avanti dal 20 agosto ha fatto il giro del mondo ed è diventata subito virale.

Dalla data sopra menzionata, infatti, Greta è seduta a terra davanti al Parlamento di Stoccolma per protestare contro i cambiamenti climatici. Una ribellione, questa, legata in special modo alle temperature da record raggiunte dal suo paese questa estate, considerata la più calda da 262 anni. Un dato alquanto anacronistico se si considera che la Svezia pone da sempre una grande attenzione verso la tutela dell'ambiente, non a caso ha promulgato una legge climatica la quale si prefigge di eliminare totalmente le emissioni di carbonio entro il 2045.

Greta però è diffidente. Non si lascia abbindolare da promesse nebulose, ma rivendica la concretezza di atti semplici e sinceri come il suo. Così lei rimane seduta sul marciapiede e si rifiuta di andare a scuola fino al 9 settembre, giorno in cui in Svezia si terranno le elezioni generali. Le sue giornate sono scandite dalle occhiate curiose della gente e dai volantini che ella distribuisce ai passanti con su scritto: "Lo sto facendo perché voi adulti consideriate il mio futuro".

"Voglio che i politici diano priorità alla questione climatica, concentrandosi sul clima e trattandolo come una crisi. Ho i miei libri qui ma penso: Cosa mi manca? Cosa ho intenzione di imparare a scuola? I fatti non contano più, i politici non ascoltano gli scienziati, quindi perché dovrei imparare?"

Tanta determinatezza stupisce maggiormente se si pensa che Greta è affetta dalla sindrome di Asperger (SA) ovvero un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentato con l'autismo che tuttavia non compromette l'intelligenza. La disabilità, al contrario, è stata e continua ad essere un mezzo prediletto attraverso il quale i suoi occhi scrutano il mondo, filtrando le numerose zone d'ombra con acume e perseveranza.

"La gente pensa che si possa

risolvere la crisi senza sforzo, senza sacrificio. Io credo che una persona possa fare la differenza".

Ecco il monito di una piccola donna coraggiosa. Greta china il capo e con umiltà prosegue la sua battaglia per l'ambiente.

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