Cameron per la parità di genere: "Aziende costrette a svelare gap salariale tra uomini e donne"

Il governo britannico scende in campo contro le discriminazioni: "Le donne guadagnano ancora il 20% in meno degli uomini a parità di mansioni. Una differenza che vogliamo cancellare nel giro di una generazione"

Cameron per la parità di genere: "Aziende costrette a svelare gap salariale tra uomini e donne"

Una misura attesa a lungo e salutata con sollievo: la Gran Bretagna si prepara a varare una legge che obbligherà le grandi aziende a rivelare il divario salariale tra uomini e donne.

L'obiettivo è quello di azzerare le differenze di retribuzione tra i generi nel giro di una generazione. Ad oggi, scrive The Guardian, per ogni sterlina guadagnata da un uomo, una donna ne percepisce appena 80 pence: il 19,1% in meno.

La misura voluta dal governo Cameron riguarderà le aziende con più di 250 dipendenti, con lo scopo di "gettar luce sulle discrepanze tra i salari delle donne e quelli degli uomini, creando la pressione per stimolare il cambiamento".

La Gran Bretagna, riporta il quotidiano londinese, si colloca al sesto posto nella classifica dei Paesi Ue con il maggior gap di stipendio tra uomini e donne, dietro a Paesi come Italia e Polonia (forse citati perché ritenuti particolarmente arretrati in tal senso). La misura, a lungo contrastata da ambienti interni ai conservatori e da parte del mondo delle imprese, rappresenterebbe uno dei tentativi di Cameron di battere i laburisti sul loro terreno, evitando al tempo stesso di indulgere in misure inaccettabili per l'opinione pubblica interna dei tories, come l'adozione del reddito di cittadinanza.

Un tentativo simile era già stato effettuato nel

2010, ma il governo di coalizione non era riuscito a rendere obbligatoria la misura, ottenendo solo che venisse adottata su base volontaria. Ora Cameron ci riprova, con gli auspici favorevoli di gran parte dei britannici.

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