Sono più di 6mila i voli che sono stati cancellati in tutto il mondo durante il lungo fine settimana di Natale. Senza contare che altre migliaia di voli sono stati ritardati, secondo quanto riportato da Flightaware.com, il noto sito web di monitoraggio. E la causa di questo disagio mondiale sarebbe riconducibile alla rapida diffusione della variante Omicron del Covid. Come se non bastasse, ad aggravare ulteriormente il caos dei voli aerei negli Stati Uniti ci si è messo anche il maltempo nell'ovest del paese.
I voli cancellati
Sempre secondo il sito web, nella giornata di sabato 25 dicembre sono stati cancellati quasi 2.800 voli in tutto il mondo, inclusi più di 970 provenienti da o diretti verso aeroporti statunitensi, con oltre 8.000 ritardi alle 01:30 GMT. Il giorno prima, la vigilia di Natale, ci sono state circa 2.400 cancellazioni e 11.000 ritardi, mentre le cancellazioni di oggi, giorno di Santo Stefano, hanno già superato le 1.100. Tanti i piloti, gli assistenti di volo e altri dipendenti che si sono dati malati o si sono dovuti mettere in isolamento dopo essere risultati positivi al Covid, costringendo le compagnie aeree Lufthansa, Delta, United Airlines, JetBlue, Alaska Airlines e molti altri vettori a corto di personale a cancellare i voli durante uno dei periodi più trafficati dell’anno, quello appunto delle festività natalizie.
Secondo Flightaware, United Airlines ha dovuto annullare circa 439 voli venerdì e sabato, ovvero il 10% di quelli che erano stati inizialmente programmati. La compagnia statunitense ha affermato: "Il picco di casi di Omicron in tutto il Paese questa settimana ha avuto un impatto diretto sui nostri equipaggi e sulle persone che gestiscono le operazioni". E ha poi aggiunto che sta lavorando per trovare soluzioni per i passeggeri colpiti dal disagio.
Le più colpite
Anche Delta Airlines ha cancellato più di 300 voli sabato e 170 il giorno prima. Alaska Airlines ha dovuto cancellare anche più di dieci voli perché i suoi dipendenti hanno dichiarato di essere stati "esposti al virus" e di doversi mettere in quarantena. Quelle più colpite sono però state le compagnie aeree cinesi che hanno dovuto cancellare il maggior numero di voli. China Eastern ha tagliato circa 540 voli, più di un quarto di quelli che erano stati programmati, mentre Air China ne ha cancellati 267, quasi un quarto del totale. Un duro colpo, non solo per il turismo, ma anche per tutta quella parte di popolazione mondiale che voleva provare a tornare alla normalità anche grazie a un viaggio.
Secondo le stime dell'American Automobile Association, sono infatti più di 109 milioni gli americani che avrebbero dovuto salire a bordo di un
aereo, di un treno o anche di un’auto tra il 23 dicembre e il 2 gennaio, un aumento del 34% rispetto allo scorso anno quando eravamo in piena pandemia. Si teme che per Capodanno la situazione non andrà certo migliorando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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