"Regali dall'impero" a Cuba non ne hanno bisogno. È questa la convinzione di Fidel Castro, che in un articolo pubblicato di recente e intitolato "Fratello Obama" ha rispedito al mittente le offerte di amicizia da parte degli Stati Uniti, senza rinnegare l'apertura tra i due Paesi ma ricordando che dopo sessant'anni di rapporti più che complicati non si può pensare di dare un colpo di spugna al passato.
I cubani "non rinunceranno alla gloria, ai diritti e alla ricchezza spirituale che hanno conquistato con lo sviluppo dell'educazione, con la scienza e con la cultura", sostiene Castro, parlando di parole "da infarto" in riferimento a quanto detto da Obama, che ha invitato a "dimenticare il passato e guardare al futuro".
"E coloro che sono morti negli attacchi mercenari a navi e porti cubani, un aereo di
linea fatto esplodere in volo, invasioni di mercenari, attacchi multipli di violenza e prove di forza?", chiede retoricamente il Lider Maximo. Almeno per la propaganda ufficiale, tra Cuba e Stati Uniti è ancora gelo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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