"È stato un errore come abbiamo gestito il sistema di avviso in cabina nei 737 Max". Ad ammetterlo è l'amministratore delegato della Boeing, Dennis Muilenburg, riferendosi ai due incidenti aerei che hanno provocato la morte di 346 persone e hanno bloccato a terra i velivoli 737 Max, perché considerati difettosi.
L'azienda era convinta che in tutti gli aerei venduti fosse attiva la luce di cabina, in grado di avvertire i piloti circa un malfunzionamento o un problema al sistema di stallo. Ma, per poter attivare il segnale, era necessario l'acquisto di un componente separato, che attivasse la luce di segnalazione di eventuali anomalie.
Muilenburg si è detto anche molto "deluso" per l'incapacità dell'azienda di "comunicare con chiarezza" le informazioni apprese dagli ingegneri nel 2017, che avevano rilevato problemi al sistema di correzione automatica dell'assetto di volo del Boeing 737 Max. Secondo gli ingegneri, infatti, alcuni sistemi di sicurezza non funzionavano adeguatamente, ma la comunicazione non era arrivata con chiarezza a tutte le compagnie. In particolare, le due compagnie aeree coinvolte negli incidenti mortali, la Lion Air e l'Ethiopian Airlines, non avevano acquistato il componente necessario a far funzionare il segnale in cabina, che avverte il pilota di un malfunzionamento.
Dennis Muilenburg ha assicurato che "ci sarà maggior trasparenza", annunciando: "Stiamo lavorando per riportare il velivolo nei cieli".
Il ceo, inoltre, si è detto "molto fiducioso che non ci saranno altri incidenti" legati al malfunzionamento del Mcas, il sistema che corregge automaticamente l'assetto di volo, responsabile dello schianto dei due aerei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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