Si pensava fosse una bufala di cattivo gusto e invece no: la vignetta di Charlie Hebdo sul sisma che ha ucciso quasi 300 persone nel Centro Italia è vera e campeggia a pagina 16 del settimanale in edicola da ieri.
I morti italiani ridotti a piatti tipici. Un terremotato coperto di sangue diventa un piatto di "penne al pomodoro"; una donna, col volto tumefatto diventa invece "penne gratinate". In questa escalation di cattivo gusto, i cadaveri sotto le macerie diventano "lasagne".
Tutto è lecito in una società liberale. Si può parlare e scherzare su tutto. Nessuna vignetta, neppure quelle che possono essere giudicate di cattivo gusto, giustificano attentati come quello del 7 gennaio 2015. Ma sorge spontanea una domanda davanti al fumetto degli italiani morti: fino a dove può spingersi la satira?
538em;">In questa triste vicenda è infine intervenuta l'ambasciata di Francia a Roma che precisato che la vignetta di Charlie Hebdo "non rappresenta assolutamente la posizione della Francia" e che il Paese "è vicino all'Italia in questa difficile prova".
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