Colombia, i bambini guerriglieri delle Farc tornano alla vita civile

Un accordo fra il governo e la Farc prevede che la Croce Rossa Internazionale si occupi del loro reinserimento nella vita civile

Colombia, i bambini guerriglieri delle Farc tornano alla vita civile

Nell’accordo di pace tra le Farc e il governo colombiano rientra anche il futuro dei bambini combattenti. Dopo 52 anni di guerra si è deciso che entro sabato 10 «tutti i minorenni» si dovranno consegnare ai delegati della Croce Rossa Internazionale e saranno ospitati nei campi di raccolta gestiti dall’Unicef.

Per loro, come spiega La Stampa, sarà un cambiamento di vita radicale e, per affrontarlo al meglio, saranno aiutati da centinaia di psicologi ed educatori che insegneranno loro a vivere nella quotidianità, lontani dalla realtà della giungla dove le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) avevano creato uno Stato nello Stato. Le migliaia di figli di contadini e guerriglieri ora torneranno a scuola o, se adolescenti, impareranno un mestiere.

Il conflitto è costato alla Colombia 260mila morti e più di 60mila desaparecidos, costringendo quasi 7 milioni di contadini ad abbandonare i propri villaggi, ma sotto la presidenza di Alvaro Uribe, grazie all’aiuto dei marines americani, si è bloccato il traffico di droga delle Farc e il conflitto si è concluso. Gli oppositori di Uribe, però, sostengono che i guerriglieri vengono di fatto sottratti al verdetto della giustizia e ottengono la possibilità di avere 10 seggi nel parlamento per le prossime due legislature.

Il presidente in carica, Juan Manuel Santos, che firmerà ufficialmente l’accordo il 26 nella città di Cartagena, farà votare i colombiani che, con un referendum che si terrà il 2 ottobre prossimo, sceglieranno se ratificarlo oppure se rinunciare alla pace. “Per la prima volta da un tempo immemorabile, l’intera America, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, non avrà più cronache di guerra nelle sue terre”, ha dichiarato Santos che preme per la pace. E i sondaggi sembrano dargli ragione. Il 32% dei colombiani è favorevole all’accordo, mentre un 30% è contrario.

Dal 13 al 19, nella giungla di San Vicente del Caguán si riunirà il comando generale delle Farc, alla presenza di 200 delegati, che, stando all’intesa raggiunta, dovranno deporre e consegnare le armi entro sei mesi. I precedenti, però, non sono confortanti in quanto un precedente accordo era finito con l’uccisione di 3 mila guerriglieri ch’erano passati alla vita civile.

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