Corea del Nord, progressi nelle capacità balistiche

Pietro Batacchi (direttore rivista online Rid): "Il missile Kn-15 non può arrivare negli Usa, ma indica un progresso costante delle capacità balistiche della Corea del nord"

Corea del Nord, progressi nelle capacità balistiche

Il mondo deve davvero avere paura di Kim Jong-un? La parola va data agli esperti. Pietro Batacchi, direttore di Rid, magazine online specializzato nei temi della sicurezza e della difesa, spiega all'Adnkronos che "il missile Kn-15 testato domenica dalla Corea del Nord non ha una gittata in grado di arrivare in territorio statunitense, ma di certo indica un progresso costante delle capacità balistiche della corea del nord".

"Da gennaio - sottolinea il direttore di Rid - c'è una continua escalation di test, potrebbe essere legata a quanto ha detto Trump, cioè che la politica della pazienza strategica è finita". Cosa deve temere, dunque, la comunità internazionale da questo continuo allarme suscitato dalla Pyongyang? "Questo missile - chiarisce Batacchi - indica un progresso costante delle capacità balistiche della Corea del Nord, che viene da tre test che hanno avuto successo, cioè hanno conseguito gli obiettivi prefissati in termini di gittata, traiettoria e comportamento in volo".

Il nuovo missile balistico a medio raggio nordcoreano Kn-15, spiega Batacchi, è una versione terrestre del missile balistico lanciabile da sottomarini KN-11, dotato di una

gittata più estesa (1.500-2.000 km): "Si tratta di un missile a propellente solido, è questo l'elemento innovativo, rispetto al propellente liquido ha tempi di approntamento e lancio più brevi".

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