Il coronavirus al microscopio: ecco la morfologia strutturale

Il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, negli Stati Uniti, ha diffuso alcune foto che mostrano la morfologia ultrastrutturale del coronavirus

Il coronavirus al microscopio: ecco la morfologia strutturale

Sono state diffuse le prime immagini del coronavirus, lo stesso che ha messo in ginocchio la Cina e gettato nel panico il mondo intero

A fotografare il 2019-n-Cov è stato il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, negli Stati Uniti. Le immagini diffuse mostrano la morfologia ultrastrutturale, ovvero quella struttura del virus non visibile con il microscopio ottico ma solo con quelli elettronici e ionici.

Negli screen si può vedere la forma esatta dell’agente patogeno. I vironi, cioè la parte infettiva del virus, sembrano piccoli globuli rossi; sopra di loro ci sono piccole punte rosse le cui estremità assomigliano vagamente alle forme di una corona. Il termine scientifico è 2019-n-Cov, dove la lettera n indica “nuovo” mentre Cov sta per “coronavirus”.

Ricordiamo che il nuovo coronavirus è stato identificato come causa dell’epidemia di malattie respiratorie scoppiata a Wuhan, megalopoli di 11 milioni di persone situata nella Cina centrale, nella provincia dello Hubei. Stando ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) i decessi provocati dal 2019-n-Cov sono quasi 200 in territorio cinese; i contagi globali, al momento, si attestano attorno alle 8mila unità. Questi numeri sono tuttavia provvisori e soggetti a repentine variazioni.

Dati e statistiche

Il governo cinese, che ogni giorno riporta i dati aggiornati dell’epidemia, ha stimato in oltre 12mila i casi sospetti, con 1370 pazienti in gravi condizioni. Oltre la muraglia i casi confermati sono un’ottantina, distribuiti in 18 Paesi, Italia compresa. In Europa ci sono oltre dieci casi, tra Francia, Germania, Finlandia e, appunto, il nostro Paese. I dati, ripetiamo, cambiano rapidamente ed è pressoché impossibile avere un quadro statico del contagio.

L’Oms, data la situazione, ha dichiarato l’epidemia di coronavirus un’emergenza globale. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che cosa sta accadendo: “Benché i casi fuori dalla Cina siano ancora relativamente pochi dobbiamo agire insieme per limitare un'ulteriore diffusione. Non sappiamo quali danni questo tipo di virus potrebbe causare in Paesi con una debole sanità pubblica. Dobbiamo aiutarli”.

Nel frattempo uno studio del New England Journal of Medicine, riportato dal sito MedicalFacts, ha spiegato

alcune caratteristiche del coronavirus. Si tratta di un virus che colpisce per lo più persone adulte: “L'età media infatti dei pazienti colpiti da coronavirus è 59 anni e nel 56% dei casi si tratta di uomini”.

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