Mentre in Ucraina la tregua tiene a fatica, con ribelli filorussi ed esercito di Kiev che si rimpallano l’accusa di continuare a sparare, Marine Le Pen critica ancora una volta la posizione dell’Europa circa la crisi nel sud-est ucraino.
La leader del Front National, in occasione di un’intervista a un giornale polacco (Do Rzeczy) ha, prima, invitato il governo francese a riconoscere la Repubblica autonoma di Crimea come parte integrante del territorio della Russia e, poi, a ripristinare i rapporti diplomatici con il Cremlino. Due moniti che non valgono solo per Francois Hollande, ma per tutta l’Europa.
Per la Le Pen, Mosca è un “alleato naturale” del Vecchio Continente e che la Penisola contesa ha già espresso il suo volere ribellandosi al “potere illegale di Kiev”, in seguito a un “colpo di stato” orchestrato da “militanti neo-nazisti che hanno organizzato una rivoluzione in Ucraina”, prendendo decisioni che avrebbero portato a una guerra civile.
Marine Le Pen, già nei giorni scorsi, aveva sferzato l’Ue incolpandola di essere completamente assoggettata alla decisioni della Casa Bianca, accusata di voler provocare una guerra per estendere i confini della Nato.
Tra Barack Obama e Vladimir Putin. “Siamo pedine nel gioco d’influenza geopolitica tra gli Stati Uniti.
La Russia è un grande Paese e un grande popolo, con cui l’Europa condivide molti interessi strategici comuni. Abbiamo bisogno di dialogarci” sostiene il leader del Fronte Nazionale, che spinge per negoziare con Putin senza il ricatto delle sanzioni e la minaccia delle armi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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