"Fidel ci ha insegnato che era resistere senza rinunciare ai principi e alle conquiste del socialismo. Non ha mai perso la fede nella vittoria". Sono di Raul Castro le parole che risuonano in piazza Antonio Maceo, Santiago de Cuba. Parole pronunciate nel giorno in cui l'isola ricorda per l'ultima volta il leader della sua rivoluzione, prima dell'addio e della sepoltura. Prima di scoprire cosa sarà da domani.
Centinaia di migliaia di persone si sono riunite nella città cubana, con icone del Lider e con le bandiere nazionali, determinate ad accompagnare l'urna cineraria di Fidel fino al cimitero di Sant'Ifigenia, lo stesso di Jose Marti, uomo simbolo dell'indipendenza cubana.
È un viaggio di quasi 1000 chilometri quello compiuto dall'urna di Castro, dalle strade dell'Avana a Santiago, accompagnato dai presidenti di Venezuela, Bolivia, Nicaragua e dall'ex presidente brasiliano Lula, ma anche da Diego Armando Maradona, a lui molto legato.
In moltissimi nelle piazze e nelle strade, ad accompagnare la jeep militare sui cui le ceneri del Lider Maximo hanno
raggiunto il luogo dove sarà sepolto. Un tributo che non sarà accompagnato da monumenti né da luoghi dedicati alla sua memoria, che comunque di certo non verrà meno. Lo ha voluto lui, chiesto espressamente. E Cuba ha obbedito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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