Elezioni in Tunisia, crolla l'affluenza ed avanzano i candidati indipendenti

Secondo i primi exit poll, al ballottaggio in Tunisia dovrebbero andare due candidati indipendenti: Kais Said ed il magnate delle tv Nabil Karou. Crolla l'affluenza, primi dati certi solo martedì

Elezioni in Tunisia, crolla l'affluenza ed avanzano i candidati indipendenti

Crollo dell’affluenza, avanzata dei candidati indipendenti e festa per il magnate delle tv Nabil Karoui. Dai primi dati che arrivano da Tunisi, si può sintetizzare così la giornata elettorale che vede protagonisti otto milioni di cittadini del paese nordafricano.

Chiusi i seggi alle 19:00, ora italiana, soltanto poco dopo le 21:30 le principali tv tunisine diffondono i primi exit poll delle delicate elezioni presidenziali, le seconde dalla fine dell’era di Ben Alì. Ma, in primo luogo, a risaltare è il dato dell’affluenza: alle 18:00, dunque un’ora prima della chiusura dei seggi, a votare è andato soltanto il 35% degli aventi diritto.

Il dato definitivo potrebbe attestarsi poco sotto il 50%, nella migliore delle ipotesi, e dunque ben al di sotto del 64% del 2014. Cifre che dimostrano la disillusione dell’elettorato tunisino, il quale dal 2011 ad oggi non vede significativi miglioramenti delle proprie condizioni di vita e resta imprigionato in un contesto economico fatto di prezzi dei beni di prima necessità troppo alti e disoccupazione giovanile intorno al 30%.

Il calo dell’affluenza è nell’aria alla vigilia, ma nessuno si aspetta un dato così clamoroso. Di fatto, meno di un elettore su due in Tunisia in questa domenica si reca alle urne.

La giornata sotto un profilo organizzativo procede comunque senza intoppo. La notizia che desta maggiore attenzione, riguarda il decesso della vedova dell’ex presidente Essebsi. La donna muore proprio nel giorno delle elezioni anticipate per via della morte del marito, avvenuto a poche settimane dalla fine del mandato.

Ad ora di cena a Tunisi vengono poi avvistati e notati caroselli di auto, con tanto di sventolio di bandiere tunisine, dinnanzi il quartier generale di Nabil Karoui. È il segno che i primi dati stanno per uscire e preannunciano un vero e proprio terremoto politico. Il portavoce del candidato indipendente leader di Nessma Tv, il più importante network tunisino, si sbilancia: “Siamo sicuramente al ballottaggio, abbiamo vinto”, dichiara infatti alla stampa locale Harem Mliki.

In effetti, alle 21:30, il canale “Watania 1” lancia i primi exit poll redatti dalla società Sigma Conseil. Secondo questi dati, in testa vi è il costituzionalista indipendente Kais Said con il 19,5%, subito dietro vi è per l’appunto il magnate Nabil Karoui con 15.5%. Se i dati reali dovessero confermare questa situazione, sarebbero loro due a sfidare al secondo turno. Si tratta di due indipendenti, i quali di fatto spazzano via i candidati ufficiali dei partiti.

Il dato che riguarda Nabil Karoui è poi ancora più sorprendente: il candidato infatti è in carcere dallo scorso 23 agosto e conduce la sua campagna elettorale da dietro le sbarre. Per lui l’accusa è quella di frode, secondo molti suoi sostenitori l’arresto arriva per sbarrargli la strada verso la presidenza. L’ingresso al secondo turno avrebbe quindi del clamoroso, da qui il clima di festa che si respira nel suo quartier generale dove i suoi collaboratori lo informano dell’andamento del voto ora dopo ora.

Indietro per il momento gli altri candidati: al terzo posto vi è il candidato del partito islamico Ennhadha, Abdelfattah Mourou, con l'11,0% dei consensi, seguito dall’uscente ministro della Difesa Abdelkarim Zbidi, il quale al momento raccoglie con il 9,4%. Indietro il primo ministro uscente Youssef Chahed: per lui si profila una netta sconfitta, essendo accreditato solo del 7,5% che lo condanna ad uscire di scena già in questo turno. Bocciata dagli elettori la sua linea economica, fatta di prestiti ottenuti dall’Fmi e di politiche di austerity volte a riequilibrare i bilanci.

Soltanto martedì la commissione elettorale tunisina comunicherà i risultati parziali:

per 48 ore dunque, in Tunisia il dibattito e le riflessioni post elettorali avranno come base i dati degli exit poll. Due sono comunque gli elementi certi ed oramai assodati all’interno del quadro politico tunisino: la disillusione degli elettori e la crisi dei partiti.

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