I fondamentalisti islamici rialzano la testa, spostando, almeno per il momento, il loro campo di battaglia. Negli ultimi quattro giorni, infatti, 19mila siti internet francesi sono finiti sotto attacco da di alcuni hacker islamisti. Lo denuncia, ZatazMag, il sito specializzato in sicurezza informatica . La notizia viene confermata anche dal vice-ammiraglio Arnaud Coustillière, ufficiale generale per la cyberdifesa dello Stato maggiore, che ha garantito la serietà della fonte. "È la prima volta che il Paese si confrontacon una tale cybercontestazione", ha detto il viceammiraglio, precisando che si tratta di attacchi "di basso livello", che non inviano virus o altri software malevoli ma si limitano a cancellare l’homepage del sito colpito.
Si tratta, ha spiegato il responsabile del polo sicurezza informatica della direzione degli armamenti francesi, di "attacchi opportunisti", mirati a siti con sistemi di protezione scarsi o software non aggiornati, che non richiedono grandi capacità tecniche ma potrebbero essere attuati da "un qualsiasi geek" (termine spregiativo che indica un appassionato di tecnologia) o un semplice appassionato di informatica.
Nei giorni scorsi il gruppo di Anonymous (comunità online che agisce nell'anonimato) aveva oscurato 73 siti jihadisti. Con questa iniziativa antijihadista Anonymous ha ottenuto la simpatia e l'appoggio di molti internauti, anche se le autorità francesi sono in allarme. A spiegarlo è Olivier Laurelli, esperto in sicurezza informatica: “Attaccando le reti su cui i jihadisti comunicano, si interferisce con il lavoro degli inquirenti”. Anche la polizia delle comunicazioni francese è preoccupata: "Non è certo mettendo i siti offline che possiamo essere messi in condizione di lavorare".
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