"Salvare la Francia": Zemmour rompe gli indugi e si candida all'Eliseo

Eric Zemmour ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali francesi del 2022. Al momento i sondaggi gli attribuiscono circa il 14% delle preferenze

"Salvare la Francia": Zemmour rompe gli indugi e si candida all'Eliseo

"Per molto tempo mi sono accontentato del mio ruolo di giornalista e scrittore" ma adesso non c'è più tempo da perdere. Con queste parole Eric Zemmour ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali francesi in programma nell'aprile 2022. Il polemista di estrema destra ha mandato un "messaggio ai francesi" diffondendo un video sui suoi canali social. Il messaggio, ovviamente, è che l'ex giornalista è pronto a scendere in campo per sfidare Emmanuel Macron e Marine Le Pen.

La candidatura di Zemmour

Già da qualche giorno diversi membri della sua cerchia ristretta avevano iniziato a twittare usando l'hashtag #Zemmourcandidat (ovvero candidato Zemmour). Adesso ogni dubbio è stato spazzato via dal filmato intitolato "È ora di agire", nel quale si vede Zemmour, seduto e con un sottofondo di musica classica rivolgersi ai suoi "cari compatrioti". "Non è più tempo di riformare la Francia ma di salvarla", ha spiegato il nuovo candidato francese. Il video rispolvera la Francia del passato, quella di Napoleone, del generale Charles de Gaulle, di Brigitte Bardot e Alain Delon. Una Francia che non c'è più, "un Paese di cui i vostri figli ne hanno nostalgia senza neanche averlo conosciuto" perché "da decenni i nostri governi di destra e di sinistra ci hanno condotto sul cammino funesto del declino e della decadenza".

L'intensa campagna elettorale aveva lasciato pochi dubbi sulle reali intenzioni del polemista. Alcuni sondaggi avevano suggerito che potesse perfino arrivare al secondo turno contro il presidente Macron. Ma quelli più recenti suggeriscono che il sostegno al commentatore di estrema destra stia calando in favore del tradizionale portabandiera dell'estrema destra, Marine Le Pen.

Zemmour, 63 anni, dovrebbe tenere la sua prima riunione ufficiale della campagna domenica mattina a Parigi: antifascisti e sindacati si sono già impegnati a tenere una protesta "silenziare Zemmour" alle 13 nella capitale francese. Macron deve ancora dichiarare la sua candidatura, ma è ampiamente previsto che lo faccia all'inizio di dicembre, mentre i repubblicani dovrebbero annunciare il loro candidato in un congresso il 4 dicembre.

Sondaggi e percentuali

Le posizioni di Zemmour sono chiare. Sventolando la duplice bandiera dell'anti-immigrazione e dell'anti-islam, e alternando provocazioni più o meno spinte, l'ex editorialista ha visto arrivare fin quasi al 20% le intenzioni di voto per la sua figura. Nelle ultime settimane i sondaggi raccontano però di un calo, arrivato in contemporanea all'inasprirsi dei suoi toni e alla sua onnipresenza negli studi televisivi. Al momento i sondaggi gli attribuiscono circa il 14% delle preferenze, con Emmanuel Macron (25%) e Marine Le Pen (19%), ebtrambi favoriti per il ballottaggio finale.

Molti accusano Zemmour, condannato due volte per incitamento all'odio, di fomentare divisioni e favorire la discriminazione nei confronti della popolazione musulmana francese. Il polemista ha infatti più volte sostenuto che la Francia è "sommersa" dall'immigrazione e che per questo rischia di "perdere la sua identità" sotto l'influenza dell'Islam, da lui considerato "incompatibile" con i valori occidentali.

I suoi feroci attacchi all'establishment politico e le controverse proposte sull'immigrazione e l'identità francese hanno da tempo attirato l'attenzione dei media. La sensazione è che l'outsider nella corsa all'Eliseo possa ulteriormente calcare la mano nel tentativo di attirarsi la simpatia degli elettori di Le Pen, per poi giocarsi un complicatissimo testa a testa con Macron.

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