Si è dimesso il ministro della Difesa britannico Michael Fallon, dopo le accuse di molestie sessuali che lo hanno travolto. Lo annuncia la Bbc. Il suo nome era finito in quella che chiamano la lista della vergogna che contiene i nomi di 36 deputati conservatori (tra loro ci sono ministri e sottosegretari) e le relative "cattive abitudini". Le descrizioni spaziano dal "comportamento inappropriato con assistenti donne" a quello altrettanto inappropriato con "assistenti maschi" al "perennemente ubriaco". A compilarla sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tories, stanchi di subire in silenzio molestie e veri e propri atti di perversione. La lista, che ha iniziato a circolare in ambienti parlamentari, è finita in mano anche ai media inglesi e, sebbene i nomi siano per il momento stati oscurati, l'identità di alcuni degli interessati non è più un segreto. Tra i nomi eccellenti emerge quello di Damian Green, ministro del Lavoro e delle Pensioni e stretto collaboratore della premier Theresa May, che secondo la lista sarebbe un utente di Ashley Madison, il sito di appuntamenti. A fare il suo nome è MailOnline, che rivela anche che almeno nove degli esponenti Tory che compaiono nell'elenco avrebbero avuto delle relazioni con membri del loro staff o con altri parlamentari. Sempre secondo la lista della vergogna, un deputato conservatore avrebbe costretto la propria assistente ad abortire, mentre un altro suo collega avrebbe "pagato le donne per stare zitte" e non rivelare la portata delle molestie subite.
Fallon aveva confessato di avere ripetutamente
toccato le ginocchia di una giornalista, Julia Hartley-Brewer, durante un congresso dei Tories nel 2002 e aveva affidato le proprie scuse a un portavoce: "L'incidente risale a quindici anni fa e entrambi lo considerano chiuso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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