Le forze armate tedesche sono accusate di episodi di xenofobia. Il Ministero della difesa, in risposta a un’interpellanza parlamentare presentata dal partito della Die Linke, ha confermato che vi sono ben 431 inchieste aperte nei confronti di altrettanti soldati sospettati di essere vicini all'estrema destra neonazista e antisemita.
Nell’arco di un anno, scrive La Stampa, il numero delle inchieste è aumentato del 50% e passa. Tra i comportamenti contestati si annoverano le svastiche disegnate sulle pareti delle caserme, gli inni nazisti cantati dai soldati durante le feste e gli slogan inneggianti ad Adolf Hitler durante le marce d’addestramento. Un'intercettazione telefonica tra due soldati, che dovevano partire in missione in Africa, ha portato alla luce frasi di questo tipo: "Adesso ci facciamo vaccinare contro la febbre gialla e poi andiamo in Mali e spariamo ai negri fino a fargli saltare le teste". In questo caso l’inchiesta è stata però messa agli atti per mancanza di prove e i due militari si trovano tutt'ora in Africa. Molti dei casi scoperti dal Mad, invece, sono stati poi denunciati alle procure che hanno provveduto all’avvio di inchieste formali e, solo in pochissimi casi, le indagini hanno portato all’allontanamento dei sospettati dall’esercito.
La ministra della Difesa, già mesi fa, aveva avviato una campagna di epurazione tra le fila dell’esercito volta a neutralizzare gli elementi neonazisti ed estremisti, dopo che l’ufficiale della Bundeswehr Franco A. fu arrestato per aver preparato un attentato dinamitardo contro alcuni immigrati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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